Il Sei per Mille di Djokovic
Djokovic si aggiudica anche Bercy, battendo il primato di Mille vinti nell’arco di una stagione. Ennesima bocciatura per Murray. Domenica inizia il Masters, già da tempo definito il quadro dei partecipanti. Dopo Flavia Pennetta, un’altra esponente del grande quartetto azzurro annuncia il ritiro.
Senza storia. Novak Djokovic ha dominato Andy Murray nella finale di Bercy, concedendosi il lusso di perdere due games in più rispetto alla semifinale di Shanghai. Lo scozzese sarebbe il più diretto rivale del serbo, ma l’incontro di ieri non ha lasciato alcuna speranza ai suoi sostenitori. Nole ha cancellato la sconfitta estiva di Montreal e si è messo alle spalle anche i cinque set della seminale del Roland Garros, che forse gli sono costati l’unico alloro che gli manca. Proprio nella città dello Slam proibito, il cannibale serbo ha stabilito altri due record, quarto alberello di Bercy e sesto Mille vinto nel 2015 su otto giocati.
In una partita dall’andamento scontato, Murray ha avuto un solo sussulto, quando nel secondo set è risalito da un break sotto fino al 3-2 e 0-30 sul servizio avversario. Djokovic si è salvato, ha tolto nuovamente la battuta ad Andy fino a chiudere 6-2 6-4 in poco più di un’ora e mezza. Serbo infallibile, pochi gratuiti, dominante negli scambi di media durata, ha fatto scempio della debole seconda dello scozzese.
Quella di domenica è stata la sua migliore versione parigina, ma durante il torneo ha accusato qualche difficoltà. Ha giocato contro di lui un ottimo incontro in quarti Berdych, ultimamente bastonato nelle sfide dirette. Lo ha portato al tie break in entrambi i parziali, avendo avuto anche set point sul 6-5 del primo set. Nole ha vinto bene il primo tie break ma ha sofferto nel secondo, il ceco ha avuto per due volte sul dritto l’occasione di andare al terzo, ma ha finito col cedere 8-10. Wawrinka si è confermato l’avversario più ostico, gli ha strappato finalmente un set dopo la sequenza di 29 filati in corso per Nole dalla finale degli US Open. E’ stata una distrazione, Djokovic conduceva 6-3 2-0 prima di subire il ritorno di Stan. Adirato per l’affronto, con un avversario che gli ha tolto ben altro, ha reagito con un eloquente 6-0 nel parziale decisivo.
Domenica inizia il Masters e non si vede chi possa dargli fastidio. Reduce da Basilea, Federer ha ceduto in ottavi da Isner. Nadal è stato battuto ai quarti da Wawrinka con due tie break, conclusione di un venerdì spettacolare conclusosi all’una di notte. Rafa ha servito per il primo set, ha recuperato il secondo, ha lottato ma resta ormai la sensazione di impotenza tecnica di fronte ad alcun avversari. Ferrer non molla, si è guadagnato l’ennesima qualificazione fra gli otto, ha ottenuto la semifinale a Bercy anche attraverso un ottavo con Dimitrov che ha mostrato ancora una volta come si dovrebbe e come non si dovrebbe approcciare la professione di tennista. Da tempo era chiaro il quadro del Masters, Gasquet e Tsonga andranno solo da riserve. In buona forma – molto bello il suo quarto con Murray – Richard può ancora sperare di entrare in caso di forfait di Nishikori, che contro di lui in ottavi si è ritirato per problemi addominali, solo uno dei tanti infortuni della sua carriera.
Il circuito femminile sta vivendo gli ultimi scampoli agonistici, nel weekend si giocherà la finale di Fed Cup Cechia-Russia, con Maria Sharapova che ritrova il proprio patriottismo in sospetta prossimità delle Olimpiadi. Si è disputato il Masters tombolino, discutibile torneo di consolazione ideato da alcuni anni dalla WTA per chi non è arrivata alla vera rassegna. Ha vinto Venus Williams, passata in semifinale da un facile successo sulla Vinci. Al termine dell’incontro, Roberta ha annunciato il proprio ritiro al termine del 2016. Tenterà di conquistare una medaglia olimpica, ma comunque andrà a Rio, tutti nel tennis la ricorderanno come colei che ha tolto il Grand Slam a Serena. Dando per scontato un annuncio simile della Schiavone nel prossimi mesi e salutata la Pennetta, dal 2017 rimarrà solo Sara Errani a rappresentare il quartetto rosa che ha dato al tennis italiano soddisfazioni indimenticabili.