La Turchia chiama, la ginnastica artistica risponde!
Dal 18 al 30 Giugno si disputeranno nella ribollenteTurchia, a Mersin, presso lo Yeni Mersin Stadyum, la XVII edizione dei Giochi del Mediterraneo, la manifestazione sportiva multidisciplinare nella quale partecipano le nazioni che si affacciano, appunto, sul Mar Mediterraneo, ad esclusione di Israele e Stato di Palestina. Tra gli sport che prendono parte all’evento, troviamo anche la ginnastica artistica, maschile e femminile.
Per quanto riguarda la categoria GAM, i cinque componenti della Nazionale Italiana sono: Andrea Cingolani, Ludovico Edalli, Paolo Ottavi, Enrico Pozzo e Paolo Principi. Nella categoria GAF, invece, per avere i cinque nomi definitivi bisogna aspettare il 15 Giugno. E’ iniziato ieri il collegiale a Brescia, che finirà la prossima settimana, da cui il c.t. Enrico Casella, dopo l’ultimo allenamento, sceglierà le cinque ragazze che ci rappresenteranno in Turchia. La scelta sarà tra Giulia Leni, Vanessa Ferrari, Chiara Gandolfi, Serena Bugani, Giorgia Campana, Erika Fasana, Elisabetta Preziosa e Alessia Leolini.
Tra questi nomi si notano due assenze importanti, quella di Carlotta Ferlito e di Elisa Meneghini, entrambe impegnate con gli esami scolastici e che non potranno, quindi, partecipare a questa gara, ma saranno pronte a sostenere le loro compagne. Manca anche Enus Mariani, assente, inoltre, anche due settimane fa circa a Ancona, dove si sono disputati i Campionati Assoluti Italiani. Niente di cui preoccuparsi, è stata la stessa ginnasta a assicurare tutti quanti, dicendo che ha dei problemi alla schiena legati alla crescita, e che il suo allenamento sta andando avanti come sempre per tornare più forte di prima. {ads1} La Turchia chiama i nostri ginnasti. I ragazzi sono pronti per gli ultimi allenamenti. Per Enrico Pozzo i Giochi del Mediterraneo potranno essere la giusta pedana da cui ripartire dopo non aver gareggiato le finali di specialità a Ancona come segno di protesta. La giuria, in quel momento, non poteva giudicare, perché non era regolare e, di conseguenza, non poteva valutare nessuno. “Nel corpo di giuria ai due attrezzi dove sono sorti problemi, un giudice non poteva né doveva essere lì. Per lui c’era un’incompatibilità di carica. Queste regole non le ho fatte io, ma la federazione”. Il giudice non poteva sedere in giuria nel corso di una prova nazionale perché ricopriva il ruolo di consigliere regionale. “Nel ricorso chiediamo come mai questo giudice non abbia detto a margine che lui non poteva stare lì. Ma ci chiediamo anche, visto che a monte c’è qualcuno che sceglie i giurati, come possa essere finito lì. La giuria all’atto pratico non era regolare e i problemi ci sono stati proprio nei due attrezzi dove c’è stata un’anomalia di composizione del gruppo giudicante. Ognuno poi è libero di pensare quel che vuole”. L’attesa, a oggi, non riguarda solo i nominativi delle ragazze che ci rappresenteranno in Turchia, ma anche una spiegazione a ciò che è successo durante gli Assoluti, con la speranza che non accada nuovamente una situazione come questa, spiacevole sia per i ginnasti che, dopo essersi tanto allenati, non si sentono liberi di disputare una gara, sia per lo sport stesso che non si merita una “presa in giro” come questa.