Ignazio Marino fa dietrofront e ritira le dimissioni

Ignazio Marino torna sui suoi passi. Dopo 17 giorni di tira e molla questo pomeriggio ha preso una decisione e ha firmato una lettera con la quale ritira le dimissioni presentate il 12 ottobre. Un colpo di scena? Non esattamente, dopotutto, come tutti ricordano, il sindaco non aveva escluso ripensamenti già nella lettera di dimissioni quando aveva annunciato di avere venti giorni di tempo per ritornare indietro sui suoi passi, ed era tornato nuovamente sull’argomento anche domenica scorsa durante la dimostrazione dei suoi sostenitori in Campidoglio. Dunque, detto fatto. La sfida al partito ed al premier Matteo Renzi è stata lanciata.

Il Pd, tuttavia, sarebbe intenzionato ad una resa dei conti con il sindaco quanto prima, possibilmente nella serata di oggi o al massimo nella mattinata di domani, evitando così un confronto in Consiglio comunale, così come spera Marino, per questo motivo il presidente del Pd Roma, Matteo Orfini, avrebbe richiesto le dimissioni ai consiglieri capitolini del partito.

Nel frattempo sono state formalizzate le dimissioni del vicesindaco e assessore al Bilancio Marco Causi, dell’assessore ai Trasporti Stefano Esposito, dell’assessore all’Istruzione Marco Rossi Doria, dell’assessore al Turismo Luigina di Niegro e di quello ai Lavori pubblici Maurizio Pucci, anche se ce ne sono molti altri decisi a gettare la spugna Per il momento, gli unici a resistere sono i fedelissimi (Estella Marino, Alessandra Cattoi e Giovanni Caudo).