Serie A: vincono tutte le big, sconfitte Lazio e Juventus
La decima giornata di Serie A non modifica la testa della classifica, lasciando la Roma capolista solitaria, con Napoli, Inter e Fiorentina dirette inseguitrici staccate di due punti. Quinto il Sassuolo di Eusebio Di Francesco che batte al Mapei Stadium una Juventus spenta e senza gioco, mentre la Lazio continua la sua striscia negativa lontano dall’Olimpico perdendo 2-1 in casa dell’Atalanta.
Tutto facile per la Roma che sbriga la pratica Udinese in 9 minuti e tiene lontane tutte le dirette inseguitrici. Contro i friulani è sembrato tutto facile, grazie soprattutto ad una partenza fulminante dei giallorossi e, forse, ad un atteggiamento troppo rinunciatario dei bianconeri. Pronti, via e la Roma è già in vantaggio: cross di Maicon e destro in corsa di Pjanic che fulmina Karnezis. È lo stesso brasiliano quattro minuti dopo a fare il 2-0 con un’azione di forza sulla fascia destra, smarcando Piris e battendo nuovamente il portiere dell’Udinese, non esente da colpe. Con il doppio vantaggio per la Roma è poco più di un allenamento e il primo tempo fila liscio senza che l’Udinese si affacci mai dalle parti di Szczesny. Grazie al cambio di modulo di Colantuono la ripresa si ravviva e prima Marquinho e poi Bruno Fernandes mettono un pò di apprensione alla difesa giallorossa. Ma sono piccole fiammate perchè al 63’ una discesa di Manolas spacca in due la difesa friulana regalando a Gervinho l’assist per il 3-0. Inizia la sequela di cambi e la partita fila liscia fino al 77’ quando, complici i due centrali giallorossi (Rudiger e Gyomber), Thereau timbra il 3-1 fissando il risultato finale.
Quinta vittoria consecutiva anche per il Napoli che batte 2-0 il Palermo e si candida con autorevolezza ad essere la principale antagonista della Roma nella lotta scudetto. È bastato un gol per tempo ai ragazzi di Sarri per avere la meglio sui siciliani, mai davvero pericolosi e per lunghi tratti in balia del gioco azzurro. Marcatori della serata sono stati Mertens e ovviamente il solito Gonzalo Higuain, sempre più decisivo per le sorti napoletane. L’argentino è a quota 10 gol nelle ultime 12 partite tra Serie A ed Europa League. Sono numeri incredibili per un giocatore diventato imprescindibile per Sarri e con il quale sembra sbocciato un amore che fa sognare tutta Napoli. Se a questi numeri aggiungiamo una difesa ormai imperforabile ed un gioco d’insieme finalmente fluido ed organizzato, davvero nulla è precluso a questo Napoli.
Qualche dubbio in più invece lo continua a dare l’Inter di Mancini, vittoriosa a Bologna per 1-0, ma sempre in crisi di gioco. Il gol di Icardi che ha regalato i tre punti al Dall’Ara sembrano solo un palliativo ai problemi cronici di questa Inter: mancano idee, gioco e fluidità. Sabato sera a San Siro arriverà la Roma e probabilmente per i nerazzurri sarà la prova del nove per vedere se anche loro potranno a tutti gli effetti sedrsi al tavolo dello scudetto.
Ultima inseguitrice della Roma capolista è la Fiorentina che, grazie al solito gol di Kalinic, vince a Verona 2-0, rilanciando le proprie ambizioni scudetto. I viola piacciono, giocano un calcio bello da vedere e quasi sempre efficace, ma probabilmente il doppio stop con Roma e Napoli ha affievolito i sogni scudetto di inizio stagione. Perde invece il treno delle inseguitrici una Lazio dai due volti. Solida e cinica nel primo tempo, chiuso in vantaggio per 1-0 grazie ad una magistrale punizione di Biglia, goffa e impaurita nel secondo, dove un’Atalanta mai doma prima pareggia con un autogol di Basta e poi vince grazie ad un eurogol sotto l’incrocio del Papu Gomez. Un’altra impresa per i bergamaschi, che in casa si confermano imbattibili. Un altro tonfo invece in trasferta per i ragazzi di Pioli, che lontano da Roma non ne imbroccano una: ora sono 4 le sconfitte su 5 incontri giocati fuori casa.
Tra le big rimaste indietro il Milan di Mihajlović vince la sua seconda gara casalinga con uno striminzito 1-0 al Chievo, salvando la panchina del serbo e riportando i rossoneri in corsa per l’Europa. I dubbi sui ragazzi di Sinisa rimangono, ogni partita è una sofferenza, ma forse questi 6 punti in tre giorni regalano qualche settimana di tranquillità al tecnico. I problemi da risolvere sono tanti ma la stagione non è ancora un fallimento e i margini per recuperare ci sono. Margini che a questo punto la Juventus di Allegri non ha più. L’ennesima sconfitta subita a Sassuolo rende invece la stagione bianconera molto più simile ad un tracollo che ad un legittimo passaggio di consegne. Il treno scudetto sembra ormai andato e le dichiarazioni al vetriolo di Buffon non fanno ben sperare per il proseguio: “A 38 anni non ho voglia di fare figure da pellegrini. Niente scuse, abbiamo giocato un primo tempo indecoroso. Scudetto? Siamo al 14° posto, pensiamo al 13°…”. Da oggi tutti in ritiro, non succedeva dai tempi di Del Neri.
In coda la situazione è drammaticamente stabile per Carpi, Bologna ed Hellas Verona, tutte e tre sconfitte in questo turno di Serie A. Ad oggi sarebbero retrocesse e la contemporanea vittoria del Frosinone non ha che aumentato la distanza dalla zona salvezza. Ovviamente è un divario recuperabile ma ad oggi non si vedono i margini per un avvicendamento in coda.