MotoGP: il Dottore, il Nevrotico ed il Mentiroso VOLUME 1

Due domeniche or sono come tutti coloro cui questo campionato del mondo di motociclismo stava regalando delle grandi emozioni, ci siamo goduti una bella nottata di gare tra Moto 3, Moto 2 e MotoGp. Tutto in diretta, nottetempo, come fanno i pazzi.
Occhi sulla gara, apprezziamo sorpassi e bagarre tra Marquez, Rossi e Iannone ma rimaniamo sorpresi dal fatto che dopo circa 20 giri in cui Valentino Rossi era stato anche il più veloce in pista non riuscisse a recuperare su Lorenzo, potenzialmente più lento. Giudichiamo da subito strana la gara di Marquez ed aspettiamo con ansia le interviste ai piloti per vedere se è stata solo una allucinazione oppure no. In attesa delle dichiarazioni a caldo i commentatori nello studio di Skysport fanno le loro analisi (blabla), nel frattempo cominciano ad arrivare i tweet dei telespettatori sull’account di Sky e (che bello!) non siamo i soli ad aver notato che Marquez avesse fatto il “tappo” aiutando di fatto un Lorenzo niente affatto veloce. Ma questo genere di opinioni viene fatto cadere dai commentatori, punto.

Qualche minuto dopo si presenta ai microfoni dei giornalisti Marc Marquez, il vincitore della gara, che dice di non aver potuto raggiungere Lorenzo e di essere rimasto in bagarre con gli italiani perchè aveva problemi col pneumatico anteriore, problemi poi risolti magicamente a fine gara quando è riuscito non solo a sorpassare Lorenzo ma anche a stabilire il nuovo record della pista. Accidenti! Che fenomeno! Questa l’analisi della gara fatta dal pilota spagnolo. Mmmmmm
Arriva il turno di Lorenzo cui chiedono del campionato e lo spagnolo fa i complimenti a Iannone per la sportività dimostrata, “credevo che gli italiani potessero fare gioco di squadra per aiutare Rossi ma non è stato così, ognuno ha fatto la sua gara”, ci si iniziano a torcere le budella e da buoni italiani iniziamo a sentire più di un campanello di allarme.
Alla fine è il turno di Iannone che tra i blabla incidentalmente fa notare che non aveva capito la condotta di gara di Marquez. Ma la cosa finisce lì. Nessuno riprende l’argomento essendo i giornalisti tutti presi a osannare l’incredibilità di qualcosa ed a dichiarare che fosse stata una delle gare più belle di sempre (!) e varie menate simili.
Arriva ai microfoni un Valentino Rossi molto ritardatario e dice che il suo staff aveva sbagliato a non essere competitivo sin dalle prime prove e quindi dalle quali, il nocciolo della questione era il riuscire a stare davanti in gara a partire dalle quali, visto che il passo in gara c’era eccome. Rimaniamo delusi e crediamo che l’impressione suscitata in noi (come in molti altri che scrivevano sul twitter di sky) da Marquez fosse sbagliata. Punto.

Poi il giovedì successivo nella conferenza stampa dei piloti pre gara di Sepang la bomba esplode. Rossi prima di parlare si è preso il suo tempo ed ha studiato i crono di gara e dopo aver avuto un riscontro oggettivo ha detto quello che ogni osservatore dotato di buon senso aveva capito già la domenica di gara: e cioè che Marquez era il più veloce in pista, che aveva lottato con Rossi e Iannone per proteggere Lorenzo e che poi aveva vinto agevolmente la gara aiutando il connazionale. Finalmente!
L’accusa ovviamente avrebbe dovuto trovare dei giornalisti all’altezza della situazione, ma questa è merce rara nel triste panorama italico e fino alla domenica in cui compare Meda, che nell’occasione sembra l’unico ad avere dei dubbi e quindi dotato di intelletto, gli opinionisti di Sky fanno della psicologia d’accatto ed iniziano a trattare Rossi come una specie di demente che racconta balle o al massimo come un attempato bullo di periferia che vuole innervosire l’avversario, esattamente la tesi di Lorenzo. Infatti Jorge Lorenzo, mai chiamato in causa da Rossi, veste i panni dell’avvocato difensore e si incarica (da compagno di squadra di Rossi) di difendere Marquez (di una scuderia avversaria) ed inizia a dirne di ogni e cioè che Valentino vuole mettere pressione sugli avversari  soprattutto Marquez e Iannone, tutte balle insensate che non rispondono mai nel merito alle precise accuse che il dottore fa a Marquez. Nel frattempo a quelli della Yamaha inizia a venire il mal di testa perchè l’alleanza, almeno dialettica, tra un pilota Yamaha ed uno Honda contro un altro pilota Yamaha potrebbe iniziare a essere considerata un po’ strana….
Per fortuna ora sappiamo che Rossi aveva ragione. Loris Reggiani si è studiato i crono di gara e dopo la gara della Malesia dice che i dati parlano chiaro: in Australia Marquez era veloce solo quando veniva sorpassato da Rossi o Iannone che si mettevano sulla traccie di Lorenzo, quando li sorpassava e si trattava di inseguire il connazionale rallentava lasciando tranquillo un Lorenzo che sarebbe forse stato il più lento dei quattro. Poi ciliegina sulla torta “dopo aver girato con regolarità pazzesca per venti giri consecutivi tra 1:29:8 e 1:29:9, Lorenzo percorre l’ultimo giro più lento di mezzo secondo. Chiunque abbia corso in moto sa benissimo che queste cose non succedono, certe differenze da un giro all’altro non sono per niente normali.”
Si può dubitare che ci sia stato un accordo tra i due piloti spagnoli.
E’ con queste premesse che si arriva alla gara di Sepang….