L’atletica leggera sbarca all’Olimpico
L’attesa è finita. Domani, giovedì 6 Giugno, la capitale ospiterà il Golden Gala di atletica che si terrà, come ogni anno, presso lo Stadio Olimpico, a partire dalle ore 18.00 circa. Tanti sono gli atleti attesi, e tante sono le aspettative, in primis quelle di Alfio Giomi, Presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera, e di Luigi D’onofrio, Amministratore Delegato della FIDAL, che sperano di vedere un Olimpico pieno come quello degli anni scorsi.
Il Golden Gala è, infatti, un appuntamento sportivo adatto a tutti quanti: bambini, famiglie, atleti, sportivi, che insieme si trovano davanti a uno spettacolo degno di lode.
Da quest’anno, inoltre, l’evento onorerà la memoria di Pietro Mennea, chiamandosi proprio Golden Gala – Pietro Mennea, e avrà come madrina l’attrice Nicoletta Romanoff.
Gli atleti avranno a che fare con concorsi dal livello assoluto: Lungo, Triplo, Asta e Peso, dove parteciperanno tutti i medagliati e gran parte dei finalisti di Londra 2012. Nell’Alto femminile attesa la russa Anna Chicherova. In pista, ovviamente il più atteso è il giamaicano Usain Bolt, il quale arriva dalla sua ultima corsa a Grand Cayman, dove non ha portato a casa dei buoni risultati. Nel corso della conferenza stampa, tenutasi ieri a Roma, ha affermato: “Mi sento bene, e mi sono allenato sia sulla velocità che sulla resistenza, soprattutto ho fatto molti “start” e non vedo l’ora di correre. Riguardo la mia ultima gara, io e il mio coach abbiamo cercato di vedere cosa non è andato bene e abbiamo lavorato molto, studiando anche le mie prestazioni nelle scorse edizioni”.
Il corridore, nel corso della sua carriera, ha conosciuto Pietro Mennea e ricorda perfettamente il loro incontro. “Mi fa onore, quest’anno più del solito, partecipare alla gara qui nel vostro paese perché è davvero bello che l’Italia ricordi il più grande atleta che abbia mai avuto. Spero anche io che, un giorno, i miei connazionali facciano lo stesso con me”. I giornalisti hanno poi voluto ricordare l’episodio del 1979 in cui Pietro Mennea ha superato il record di Tommie Smith e ha chiesto scusa al suo “compagno”, nonostante la vittoria. È proprio qui che Bolt ha spiegato che cosa vuol dire umiltà per lui e se, a oggi, c’è ancora nel mondo dell’atletica. “Essere umili è un grande valore, valore con cui io sono cresciuto e che la mia famiglia ha cercato sempre di insegnarmi e trasmettermi. Credo che i risultati si raggiungano solo con un lavoro costante e duro. Noi atleti siamo i modelli per i giovani e per lo sport e dovremmo dare il meglio di noi, soprattutto facendo capire che ci sono dei valori, appunto, che vanno sempre rispettati”.
{ads1} Oltre all’atteso Bolt, cui obiettivi futuri sono quelli di allenarsi nei prossimi quattro anni per arrivare a fare cose mai fatte a Rio e dimostrare di essere sempre il migliore dl mondo, molti saranno gli atleti azzurri a scendere in campo. Michael Tumi sui 100 metri, che dovrà vedersela con gli altri velocisti: Justin Gatlin, Jimmy Vicaut, Michael Frater, e Michael Rodgers. Avremo poi anche Fabio Cerruti, Jaques Riparelli e Simone Collio. Passando alle ragazze, i fari sono puntati su Alessia Trost, campionessa del mondo juniores nel salto in alto, pronta per superare il suo record di 1.92. Anche qui ci sono grandi nomi da superare, quali Blanka Vlasic, Emma Green Tregaro, che sembra però non essere una grande rivale, e l’altra russa Irina Gordeyeva. Questi sono solo alcuni nomi, ma di certo bastano per far capire che si parla di una competizione ad altissimi livelli. Attesi, infine, anche il triplista Daniele Greco e Fabrizio Donato, medaglia di bronzo a Londra nel salto triplo, cui partecipazione è ancora incerta dopo l’infortunio al polpaccio che non gli ha permesso di allenarsi e prepararsi al meglio.