Renzi promette: «Meno tasse per tutti»
Matteo Renzi sembra convinto della sua ultima decisione di garantire meno tasse per tutti. Sembra destinata a terminare nelle prossime ore l’attesa del testo della manovra. «La legge di Stabilità sarà inviata nella sua versione definitiva al Presidente della Repubblica, è questione di ore. E oggi sarà inviata al Parlamento», ha affermato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Il ministro ha anche rassicurato sull’ipotesi di una “super-Tasi“. Sembrerebbe vera, infatti, la decisione per la quale i comuni non alzeranno le tasse, e il ministro dell’Economia ha ribadito:«Noi stiamo tagliando la Tasi sulle prime case a eccezione di ville e castelli e restituiremo le risorse ai Comuni. I Comuni non alzeranno le tasse». Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha espresso le sue opinioni circa la possibilità che i sindaci dei comuni possano applicare la “super-tasi”, un aumento dello 0,8%, dell’aliquota sulle seconde Case, limitandosi però a dire che «per chi ha seconde, terze, quarte case, che sono cioè più ricchi, le tasse resteranno».
E Matteo Renzi da parte sua prova a convincere i cittadini che ci saranno meno tasse per tutti, in primis le imposte sugli immobili. Infatti, cancellare la tassa sulla prima casa, che è “la più odiata” dagli italiani, è una «misura di pancia, anche se non elettorale. La dico berlusconianamente: meno tasse per tutti. Solo che lui ha messo lo slogan sui cartelloni e poi se n’è andato, noi lo facciamo davvero». Matteo Renzi replica nel modo più netto alle critiche che gli vengono da sinistra sulla scelta di cancellare Imu e Tasi in legge di stabilità. E in un’intervista Renzi si proclama anche pronto a mettere la fiducia pur di difendere una misura invisa alla minoranza Pd come l’innalzamento del limite al contante a 3000 euro. E se tranquillizza il suo partito che le regole sulle primarie non cambieranno, non esclude che Denis Verdini e i suoi possano ancora votare con la maggioranza da qui al 2018, senza però – poi frena – entrare nella coalizione di governo. Abolizione delle tasse sulla prima casa senza rincari sulle seconde, innalzamento del tetto dei 3mila per l’uso del contante, mentre scendono da 22mila a 15mila i punti scommesse e corner. Sono queste le ultime novità del testo della Legge di Stabilità. Misure che, però, non è ancora possibile leggere in quanto, a sei giorni dal varo in Consiglio dei ministri, il testo non è ancora giunto al Quirinale e quindi neanche alle Camere. L’attesa, viene spiegato, è dovuta alla volontà del premier di voler rileggere a Palazzo Chigi con il proprio staff tutte le norme per poter limare il testo fino all’ultimo momento, prima di consegnarlo nelle mani di Sergio Mattarella.
Secondo alcune notizie, sembrerebbe, che l’impegno dei tecnici sarebbe ora concentrato sulle tabelle di copertura delle misure indicate nei primi testi. Coperture alle quali si starebbe lavorando con estrema precisione. Il 27 ottobre Cisl, Cgil e Uil si incontreranno per decidere se manifestare unitariamente a sostegno di un rinnovo adeguato dei contratti della Pa. Ma il problema più delicato e importante resta sempre quello della casa. Dop il via libera sull’abolizione di Imu e Tasi, si guarda con diffidenza all’ennesimo invito dell’Europa a spostare il carico delle tasse dal lavoro verso consumi e proprietà. Renzi, intanto, rassicura anche Confedilizia, allarmata dall’ipotesi che ai Comuni sia lasciata la possibilità di aumentare dello 0,8 per mille le aliquote Imu e Tasi sulle seconde case: varrebbe 2 miliardi di tasse.