Designs of the Year 2013
Architettura, (interior) design, grafica, moda, product, trasporto… Tutto gira intorno ai novantanove progetti internazionali che hanno ottenuto maggior successo negli ultimi dodici mesi. Le infinite sfaccettature dell’arte scorrono parallelamente, a volte si intersecano nutrendosi l’una con l’altra. Tanti gli artisti, ancor di più i progetti, un unico obiettivo: The Oscar of the design world. Chi si salverà?
Design Museum of London, fino a luglio 2013. Il primo messaggio del Designs of the Year 2013 è incentrato sulla memoria, si intitola The Uses of Memory, intesa come semplice nostalgia o un modo per dare una forma inconsueta a qualcosa di nuovo, diverso, attraverso cui l’architetto analizza il contesto della city. Si va in Russia, è la fine del XIX secolo e un certo Leo Tolstoy racconta la storia di Anna Karenina. In mostra l’abito indossato dall’attrice Keira Knightley (Anna Karenina diretto da Joe Wright nel 2012) realizzato da Jacqueline Durran, vincitrice dell’Oscar per il costume.
Si intitola Sweetness ed è la collezione primavera-estate 2012 di Prada il cui outfit più rappresentativo racconta l’ispirazione fondata sulla popular culture degli anni Cinquanta della stilista Miuccia Prada. Accanto la spiritosa e verdissima Donky Bike, bici progettata per chi trasporta pesanti carichi da un capo all’altro della città. Geniale è The Sea Chair, sedia il cui materiale riciclato proviene dall’oceano. Il legno è caldo, la plastica è artificiale, il metallo è freddo… A Sense of Touch racconta come i designer osservino non solo il mondo che ci circonda ma le sensazioni (fisiche) che si provano. A volte ci sorprendono utilizzando materiali apparentemente “lontani” dal progetto. Qualche esempio? Il Thalia Theatre di Lisbona e la Kukye Gallery di Seoul. Accanto a The Language of Colour che spiega l’essenzialità del colore nel dare significato al progetto c’è il documentario Diana Vreeland: The Eye has to travel sulla direttrice di Vogue USA negli anni Sessanta, nota icona del fashion system.
Da non dimenticare la collezione autunno-inverno 2012 2013 Silhouette Shapes di Rey Kawakubo, fashion desgner di Comme de Garçons che attraverso un outfit racconta la purezza delle tonalità cromatiche e il dettaglio floreale. Grande successo per la Rain Room, passata retrospettiva per cui se si era fortunati si attendeva solamente tre/quattro ore prima di entrare in una stanza in cui pioveva ma non ci si bagnava a meno che non si correva. Something to Say: “spesso i designer sanno come risolvere i problemi attraverso progetti definiti utili. Ma il design è utilizzato anche per porre domande, per consigliare idee o per raccontare storie; personali, commerciali o culturali. Qualche designer ha l’obiettivo di farci pensare incoraggiandoci a partecipare. Il design e l’architettura sono un modo per comunicare ciò che conta per un paese, una città, un’organizzazione dichiarando pubblicamente i loro valori.