Zibì Boniek: ecco perché a Roma si vince poco
Zbigniew Boniek ci aveva presentato, mesi fa, il neo-portiere della Roma Szczesny come una promessa assoluta. Ai Microfoni di Te la do io Tokyo, allora, facciamo il punto della situazione: sui singoli e sul momento della Roma in generale, non prima di consegnare a Zibì i meritati complimenti per la qualificazione europea della sua Polonia.
“Siamo soddisfatti della qualificazione, per il nostro calcio è un buon momento. Con la Germania abbiamo perso 3-1 ma abbiamo giocato una delle migliori partite, per il resto ne abbiamo vinte 6 o 7.
Potremmo pescare, adesso, addirittura l’Italia.
Il portiere della Roma ha cominciato questi europei benissimo ed è sempre straordinario.
A marzo all’Arsenal sono successi fatti tra lui e Wenger e dopo 1 mese e mezzo che non giocava abbiamo optato per Fabianski che giocava con continuità. Adesso, nelle ultime partite, l’allenatore non ha trovato motivo di ricambiare.
Ma Szczesny sta facendo molto bene, a parte la partita col Borisov. Se è concentrato, per quanto è bravo, può essere uno dei migliori portieri”.
D’obbligo la domanda su Totti.
“Io sono troppo innamorato di Francesco, non sono obiettivo.
Francesco non è mai andato altrove, è il simbolo della Roma e lo sarà anche quando smetterà di giocare a calcio. La chiusura della sua attività sportiva può durare 1,2 anni … ha talmente tanta classe che può entrare in qualunque partita, segnare, anche su punizione. Poi anch’io 20 anni fa avevo polmoni diversi. Non so cosa succeda a Roma, sembra che succeda sempre qualcosa a Roma, ecco perché si vince poco. Ma non si può criticare Totti”.
Parlando di simboli: un commento su Florenzi.
“Florenzi è fortissimo. Veloce, rapido, instancabile, buona resistenza. Sulla fascia destra sia se gioca basso o alto. Io lo preferisco alto. Magari tra 4 o 5 anni, con ancora più esperienza, può essere spostato dietro. E’ attaccato alla Roma, anche in Nazionale si comporta bene. Questi sono i ragazzi che fanno bene al gruppo, gli stantuffi che danno energia al gruppo”.
Insistiamo sui simboli: la Curva Sud.
“Sulla situazione della Curva Sud posso dire che è una cosa triste. Non ci sono punti di riferimento. Una volta la Curva Sud erano tutti uniti, tutti in piedi, in 30.000. Mi piacerebbe far vedere e tornare a quella Curva. Ricordo una Roma – Atalanta: sullo 0-0 hanno tifato e gridato “Siamo tifosi della Roma siamo sempre …” per un’ora intera. Instancabili.
Uno sguardo d’insieme sul Campionato italiano di quest’anno.
“La Roma diverse volte ha potuto vincere facendo grossi campionati. Quest’anno la juve è in ritardo, stenta. Non c’è una squadra che possa scappare, quest’anno. E chi, allora, se non la Roma? Fiorentina? Napoli? Bisogna provare.
Un altro giocatore letteralmente esploso è il polacco Lewandowski. Chiediamo a Zibì Boniek a che livello lo si possa considerare oggi.
“Lewandowski è in paradiso con Messi e Ronaldo. Io lo vedo: è un attaccante che può fare gol in tutte le maniere. Sta aumentando la sua forza e capacità. 7,8 anni fa dicevo alla Roma: ‘prendetelo è un fuoriclasse!’ Non c’è paragone con un Higuain. Nelle ultime 10 partite ha fatto 30/40 gol. Al mondo c’è solo uno più forte: Francesco Totti. Tutti gli altri sono un’altra storia”