Apre Starbucks a Roma: la bufala colpisce ancora!
Nelle ultime 24 ore gli utenti romani di Facebook sono stati colpiti da una comunicazione inaspettata – seppur da molti sempre sperata: l’imminente apertura di un nuovo punto vendita Starbucks nella Città Eterna, precisamente all’interno del noto centro commerciale Porte di Roma, con l’inaugurazione prevista per sabato 12 dicembre 2015. L’evento creato e lanciato sulla piattaforma di Zuckerberg è diventato in pochissime ore virale, ottenendo in una sola giornata l’adesione di oltre 24 mila possibili partecipanti.
Eppure, nonostante fosse più semplice dare ascolto a quella parte del cuore che non sperava altro che nella veridicità della notizia, trascorso un primo momento di euforia e di condivisione spasmodica del link sulle proprie bacheche e su quelle degli amici, sono sopraggiunti un po’ di sana razionalità e di scetticismo, che hanno reso impossibile astenersi dal compiere una piccola indagine.
Gli appassionati del frappuccino, infatti, recuperata la lucidità, si sono messi all’opera e oltre ad aver riportato alla luce le dichiarazioni rilasciate qualche anno fa dal fondatore di Starbucks Coffee, Howard Schulz, che aveva smentito la possibilità di aprire un punto vendita in Italia, affermando che nel nostro paese la catena non potrebbe avere successo essendo gli italiani dei cultori del caffè ristretto rigorosamente consumato seduti, hanno condotto un’attenta analisi del profilo Starbucks Italia appena creato, chiedendo anche informazioni alla pagina ufficiale di Porte di Roma.
Le indagini hanno portato a galla la verità: l’autenticità dell’evento, che stava per trasformarsi in una delle più grandi bufale del web, è stata smentita, seppur con un ritardo sufficiente a trarre in inganno più di ventimila persone.
C’è da dire che il pubblico, soprattutto per ciò che riguarda Starbucks, non è nuovo a questo genere di falsità: ricordiamo, infatti, un’occasione simile a questa, avvenuta sul web nel 2012.
La pagina dell’evento inizialmente ricoperta di plausi e “cuori”, dopo esser stata smascherata, è stata inondata di attacchi e, dopo un iniziale silenzio stampa, ha pubblicato una smentita ufficiale ritrattando la propria posizione: “Buongiorno a tutti! Premettendo che non c’è stata alcuna malafede nel creare questo evento, chiediamo scusa a tutti coloro che purtroppo abbiamo illuso, ma anche noi, così come voi, vorremmo fosse aperta la catena Starbucks in Italia; inizialmente nata come un indagine di mercato, il nostro evento ha confermato che siamo in molti a voler vedere aperto uno o più Starbucks nelle nostre città; Ora che abbiamo raggiunto la visibilità desiderata trasformeremo l’evento in una petizione ufficiale”.
La pagina ha voluto così farsi perdonare, trasformando l’evento creato in una petizione. E allora rivolgiamo una domanda soprattutto a coloro che sono stati presi in giro: “Che dite, meritano di essere perdonati e sostenuti con una firma?”. A voi la scelta!