Legabasket, un Poker al comando
Seconda giornata in Legabasket e un poker di squadre in testa a punteggio pieno: Sassari si impone a Cantù nel posticipo, Reggio Emilia passeggia con Avellino, Pistoia espugna il Adriatic Arena e Trento dopo aver battuto Milano in casa all’esordio si conferma sbancando il PalaRadi di Cremona e candidandosi di diritto ai piani alti con l’innesto di “Peppino” Poeta in cabina di regia.
I campioni d’Italia dopo l’esordio al cardiopalma contro la Vanoli espugnano in scioltezza il Pianella (75-86) controllando il match dall’inizio alla fine. Partita mai in discussione con gli uomini di Sacchetti a menare le danze tra vecchie certezze – Logan 17p – e nuovi inserimenti – Haynes 21p e Varnado 14 – e Cantù in affanno costante costretta a inseguire un bersaglio oggettivamente inaccessibile con il materiale a disposizione di coach Fabio Corbani che abusa del trio Ross (23p) Abbas (7p) e Hall (11p) perché la coperta è troppo corta. Reggio Emilia supera agevolmente l’ostacolo Sidigas (87-68) grazie ad un super ultimo quarto in cui la Menetti-band mette il turbo e accelera a suo piacimento con sette uomini a referto e una condizione fisica e mentale impressionante frutto di rotazioni più ampie e di grande esperienza di un roster che punta a vincere dopo la beffa della passata stagione. Superfluo parlare dei singoli perché l’orologio Grissin Bon gira a pieno regime, Avellino ha poco da rimproverarsi avendo tenuto il match vivo fino alla terza sirena mostrando una buona attitudine di squadra frutto del lavoro di coach Sacripanti.
Incredibile successo esterno della Dolomiti Trento che dopo il -26 dell’intervallo riesce nell’impresa di ribaltare un risultato già scritto (76-83) davanti ad un esterrefatto PalaRadi che incredulo ha assistito ad un’imprevedibile disfatta. Cremona resta a quota zero dopo due sconfitte rocambolesche dimostrando sprazzi di basket superlativo alternato a momenti di smarrimento totale. Trento si gode le new-entry Poeta (23p) e Julian Wright (18p e 12r) e le conferme Pascolo e Baldi decisivi nella rimonta, punta in alto e non nasconde le sue ambizioni. Vittoria al fotofinish e primato in classifica per la Giorgio Tesi Group che espugna Pesaro (73-74) dopo trenta minuti di inseguimento nel quale gli uomini di Vincenzino Esposito hanno avuto il merito di non demordere affidandosi alla leadership di un Preston Knowles (16p) sempre più leader di un buon collettivo e all’ispiratissimo ex Vitus Roma Czyz (20p) decisivo nel tiratissimo finale. Pesaro tiene bene per trenta minuti e mostra rispetto allo scorso un anno un equilibrio maggiore, ma si perde nel finale per un’adeguata mancanza di rotazioni con McKissic (17p) Lacey (16p) e Christon (22p) in campo senza poter tirare il fiato. Vittoria in scioltezza per l’Enel che asfalta l’Obiettivo Lavoro Bologna (81-54) – orfana di Allan Ray – dopo due quarti stentati e una ripresa travolgente in cui gli uomini di Bucchi rifilano un umiliante 54-20 ai felsinei grazie ad un super Kadij (17p) e ad una difesa che ha tolto ossigeno agli spenti Pittman (12p) e Williams (18p) naufragati nel secondo tempo dopo un avvio promettente. Vittoria esterna a sorpresa per la Manital Torino che viola il PalaMaggiò (63-65) dopo quaranta minuti sul filo del rasoio e un ultimo quarto di grande intensità difensiva a cui si è aggiunto il fattore Ian Miller (12p) che con due triple ha spostato l’inerzia di un match che Caserta sembrava poter controllare.
Gli uomini di Coach Dell’Agnello hanno sprecato diverse occasioni sparacchiando dalla lunga (4 su 22) e arrivando senza benzina nel finale con Bobby Jones (12p) e Amoroso (8p) in debito e poche variabili in attacco. Torino si gode questa meritata vittoria con i suoi vecchietti -Giachetti, Fantoni, Rosselli- abilmente al servizio di coach Bechi e i talanti fisici Dawkins (14p) e Ebi (14p) pronti a salire in cattedra con la loro fisicità. Prima vittoria anche per l’Umana Venezia che suda le proverbiali sette camicie per superare all’overtime un’ottima Capo d’Orlando (77-76) affidandosi al duo delle meraviglie Goss (12p) e Peric (13p) e all’ottimo Michael Bramos (15p) chirurgico dai 6,75, ma nel complesso siamo ancora lontani dallo smalto dello scorso anno nonostante il vantaggio di un roster già collaudato, mentre Capo d’ Orlando sembra più solida con Jasaitis (23p) e Ilievski che hanno rinforzato un roster già solido e ben gestito da coach Griccioli. Per chiudere il derby d’Italia che ha visto la vittoria netta dell’Armani Jeans su Varese (90-62) in un match deciso dall’allungo delle scarpette rosse all’inizio del secondo tempo. L’armata di coach Repesa riprende la sua marcia dopo lo scivolone di Trento, sta inserendo i nuovi innesti Mc Lean (12p) Hummell (17p) Lawal (7p) che fisiologicamente necessitano di tempo, ma il cantiere è ancora aperto. Varese è ben poca roba e insieme a Cantù rischia di essere una delle delusioni di questa serie, coach Moretti fa quel che può con un solo uomo in doppia cifra – Roko Ukic 12p – e tante confusione nelle scelte offensive a cui si aggiungono uno scarso dinamismo e poca fisicità.
Prossimo turno è già scontro al vertice Trento-Pistoia, Reggio Emilia attende Cantù, Sassari ospita Brindisi mentre Milano rischia in trasferta contro Avellino.