Quando gli “Assoluti” sono i ginnasti stessi
Un weekend pieno di colpi di scena per la ginnastica artistica. Ad Ancona si sono svolti i Campionati Assoluti Italiani e le sorprese non sono mancate. Per la finale AA femminile, la sorpresa è arrivata da una juniores che nessuno si aspettava potesse arrivare addirittura prima classificata e portarsi a casa la prima coppa. Tea Ugrin, classe ’98, ha raggiunto punteggi a dir poco sensazionali: 13.850 alle parallele, 14.350 alla trave, 14.200 al corpo libero e, per finire in bellezza, 13.900 al volteggio
Già a metà gara, però, si era capito dove volesse arrivare. E, come se non bastasse, nelle gare di specialità, dove si era qualificata nel corpo libero, trave e parallele, si porta a casa un oro nel primo attrezzo e un bronzo nel secondo. Ma chi è Tea Ugrin? Una piccola grande ginnasta, una delle juniores che l’anno scorso si è fatta riconoscere negli Europei di Bruxelles ma che, fino a oggi, è rimasta sempre in disparte. Conosciuta da chi se ne intende di questo sport, non conosciuta da chi non lo fa o lo segue sporadicamente. Con questa competizione ha tirato fuori tutta la sua eleganza, la grazia e la forza, e si è aggiudicata il titolo di Campionessa Italiana a testa alta, superando le due ginnaste senior. Il podio, infatti, ha visto al secondo posto Elisa Meneghini e al terzo la romana Giorgia Campana.
Nelle finali di specialità sono arrivate nuove e vecchie conferme. Il ritorno più bello è quello di Giulia Leni che si aggiudica tre finali e tre medaglie. Bronzo nelle parallele, bronzo nel volteggio, bronzo nel corpo libero. Possiamo azzardare e dire che Giulia è tornata. Aveva bisogno di un riscatto, e se l’è preso, contenta e sempre con il sorriso sul volto.
Giorgia Campana ha confermato il suo titolo di campionessa alle parallele, con al collo la medaglia d’oro con al seguito Chiara Gandolfi, anche lei finalmente di nuovo tra le “big”. Nel corpo libero, tra la Ugrin e Leni ecco spuntare la senior più aspettata, Elisabetta Preziosa, che si aggiudica un secondo posto, e torna a essere Campionessa Italiana nella trave, con un punteggio totale di 14.250, staccando le altre dal podio. Secondo posto per Arianna Rocca con 13.250 e terzo per Tea Ugrin con 13.100. Nel volteggio tutti si aspettavano l’oro di Adriana Crisci che nell’AA aveva chiuso con il miglior punteggio ma, nonostante il primo avvitamento perfetto, il secondo salto non è stato tale e ha, così, chiuso purtroppo in quinta posizione. Davanti Giulia Leni troviamo al secondo posto Serena Bugani e al primo Arianna Rocca, che conferma l’essere numero uno dopo Catania 2012.
Dispiace non vedere Erika Fasana insieme alle sue compagne, ma non era in ottime condizioni e i punteggi lo hanno dimostrato. Ciò che stupisce sono i nuovi nomi che spuntano in classifica e che mandano conferme e nuove ginnaste all’Italia della GAF. Questi punteggi, nonostante le assenze di Vanessa Ferrari, Carlotta Ferlito e Enus Mariani, non vanno sottovalutati, anzi, devono essere un punto di partenza per un nuovo e possibile programma futuro.
Passando all’AA maschile, anche i ginnasti ci hanno regalato sorrisi e gioie diverse. Il titolo di Campione Italiano se lo aggiudica Ludovico Edalli, con un punteggio totale di 85.450 superando Enrico Pozzo (85.400) e Paolo Principi (85.150). Sono tutti e tre molto vicini, ma è Ludovico a salire sul podio più alto, il quale si porta a casa anche l’oro di specialità nelle parallele pari, seguito da Lorenzo Ticchi e Paolo Ottavi. Per il cavallo con maniglie, torna a essere campione italiano Alberto Busnari, concentratosi solo sul suo attrezzo e contento di mettersi, di nuovo, la medaglia d’oro al collo. Secondo posto a Lorenzo Ticchi e bronzo a Ludovico Edalli. Per il corpo libero, oro più che meritato a Paolo Principi, argento a Andrea Cingolani e bronzo a Tommaso De Vecchis. Agli anelli, con l’assenza del campione Matteo Morandi, la classifica vede al primo posto Paolo Ottavi, al secondo di nuovo Andrea Cingolani e al terzo Marco Lodadio. Per terminare, al volteggio troviamo di nuovo Andrea Cingolani, ancora Paolo Principi e secondo bronzo per Marco Lodadio.
Anche nella ginnastica arriva una protesta. Enrico Pozzo non partecipa alle sue finali di specialità. Il motivo è ancora poco chiaro, si pensa a un disaccordo e un boccone amaro nella classifica dell’AA. Quello che di certo c’è è che, come tutti gli sport, anche nella ginnastica non è sempre tutto rosa e fiori e, dopo mesi e mesi di allenamento, un giudizio sbagliato fa male più di una lama affilata.
(Immagini a cura della FIG)