Al Macro arriva il narratore vulnerabile Koki Tanaka

Debutta al Macro di Roma l’artista giapponese Koki Tanaka, vincitore del premio “Artist of the Year” di Deutsche Bank, un riconoscimento dedicato ai giovani talentuosi o agli artisti di mezz’età che si dedicano all’arte dell’avanguardia. Dall’1 ottobre al 15 novembre, il Museo d’Arte Contemporanea di Roma ospiterà la mostra A Vulnerable Narrator, Deferred Rhythms, la più ampia esposizione personale dell’artista giapponese. L’esibizione, curata da Britta Faerber, di Deutsche Bank, presenta una visione totale del percorso produttivo dell’artista. Tanaka è un autore che si è da sempre contraddistinto per le sue installazioni e performance, che molto spesso prevedono il coinvolgimento del pubblico.

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Di recente si è focalizzato sul comportamento delle persone nella loro quotidianità, con il suo approccio concettuale è riuscito a creare una visione del mondo che sfida il pensiero razionale radicato nella mente degli spettatori. Un acuto osservatore delle questioni più “irrilevanti” della routine giornaliera, che riesce a trasformare magicamente in avvenimenti fantastici con l’ausilio di grande senso dell’umorismo. Non mancano però riferimenti alle tragedie che hanno colpito il paese d’origine, opere che sembrano essere profondamente radicate nella storia del Giappone e nelle tradizioni d’arte giapponese del dopoguerra. I riferimenti a fatti di cronaca come i disastri ambientali che hanno avuto una vasta ricaduta sull’ambiente e non solo, quali, ad esempio, gli tsunami, le esplosioni nucleari e i perenni terremoti che hanno colpito l’Impero del Sol Levante, sembrano essere una presenza costante nel suo bagaglio artistico. In questi casi la sua riflessione si orienta e s’interroga sulle modalità di comportamento nelle emergenze e la relativa possibilità o impossibilità di promuovere azioni comuni. La mostra A Vulnerable Narrator, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, attraverso installazioni video, fotografie, disegni, progetti e documenti ripercorre le rappresentazioni mentali di quasi un decennio dell’attività artistica. L’arte contemporanea negli ultimi tempi si è protesa verso l’attivismo e Tanaka ne è la conferma. Un artista, alle volte paradossale, che riesce a far riflettere, senza la pretesa di risultare originale a tutti i costi.