Le 39 primavere di Capitan Totti
L’ottavo Re di Roma, l’ottava meraviglia del mondo, la tredicesima fatica d’Ercole per i suoi avversari, 39 primavere, 745 presenze, 300 goals realizzati, un solo nome, Capitan dei capitani: Francesco Totti.
Er pupone giallorosso nasce nel vicino ma amaro lontano per tutti i tifosi, 27 settembre 1976, nel quartiere appio in quel di Porta Metronia da papà Enzo e mamma Fiorella.
Con l’amica del cuore, l’inseparabile sfera di cuoio, trascorre le sue giornate tra tedesche, battimuro e partitelle, er bimbo de oro fa subito comprendere a chi, fortunato ha avuto la possibilità di ammirarne le prodezze da infante, che si è davanti ad un vero e proprio fenomeno calcistico.
“Quando ero piccolo e annavo a giocà a’ pallone con ragazzi che non conoscevo e stavano a fa le squadre se finiva sempre con “palla o regazzino?” poi dopo 2 minuti di gioco ed un paio di tunnel tutti: “Refamo le squadre, refamo le squadre il regazzino è troppo forte!”
Giovanissimo, milita nella Fortitudo, disputa il suo primo campionato dilettantistico nella Smit Trastevere per poi passare alla Lodigiani.
E’ l’89, quando la compagine rosso-bianca sfiora la “tragedia”, tentando un accordo con la Lazio per il passaggio di Francesco negli innominabili biancocelesti, ma l’attacco repentino di Gildo Giannini, ex responsabile settore giovanile Roma, “rimette la chiesa al centro del villaggio” e convince papà Enzo e mamma Fiorella a scegliere, e per sempre, i giallorossi.
Nell’ignara e genuina decisione del momento, si stava scrivendo una delle pagine più belle e sane del calcio italiano, si stava dando alla squadra capitolina il suo Re, e al mondo un raro esempio di connubio tra prodigio e gioco pulito.
L’esordio in prima squadra, arriva a 16 anni, nella stagione calcistica ’92-’93, quando l’allora tecnico giallorosso Vujadin Boškov, ne consacra l’ingresso nei minuti finali della partita Brescia-Roma (0-2)
Non dovrà aspettare molto per ricevere la fascia di capitano, ceduta da Aldair il 31 ottobre 1998, l’investitura incorona, e corona il sogno di un imperatore che giura con tacita concludenza fedeltà e amore alla sua maglia.
Francesco, nella sua carriera , vince e vince tanto: lo scudetto, 2 coppa italia, 2 super coppa, europei, mondiali; i più disparati premi 2 Guerin d’oro, 11 Oscar del calcio, All star team, Man of the match, Pallone d’argento, Golden foot e tanto altro ancora. Nel 2004 viene inserito dalla FIFA nella lista dei 100 giocatori più forti al mondo viventi.
All’appello mancherebbe il tanto citato Pallone d’oro, premio che per i forti d’invidia e i deboli di amor proprio e di squadra, sembrerebbe essere il riconoscimento che più conta, ma si è sempre saputo che la fedeltà arricchisce il cuore, appaga l’animo ma sacrifica qualche edonismo.
Obiettivamente, come si suol dire, non c’è trippa per gatti, quando davanti ti trovi il Master Chef della serie A, che ti cucina una rete meravigliosa con il suo cucchiaio d’oro, certamente puoi provare a simularne la ricetta ma indiscutibilmente, come poi accade, è probabile il flop.
E se nella vita lavorativa ha giurato amore eterno alla sua sposa giallorossa, nella vita privata, oltre alla famiglia c’è tanto posto per la solidarietà: ambasciatore dell’Unicef, da sempre in prima linea nella beneficenza, 11 sono le adozioni a distanza nel progetto “il calcio adotta i bambini abbandonati”, poi i proventi ricavati dai suoi libri devoluti a scopi benevoli, sensibile alla campagna per la salvaguardia degli animali, permette l’acquisto e la manutenzione di un’autoambulanza veterinaria per il trasporto urgente di cani malati, dona due labrador alla Scuola Cani Salvataggio destinati alla sicurezza per le spiagge nel litorale laziale.
I riconoscimenti arrivano un po’ da ovunque, diventa testimonial di numerosi spot pubblicitari, la Panini gli dedica il cosiddetto “ventennio Tottiano” dal 1994 al 2014,venti figurine che hanno accompagnato la carriera del capitano fin dal suo primo gol in maglia giallorossa; insieme alla moglie Ilary Blasi, gli viene chiesto di doppiare una puntata dei Simpson; diventa un eroe dei fumetti di Topolino con il personaggio di PaperTotti. Anche l’azienda del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma ATAC ne celebra il 39° compleanno con la stampa di un carnet ad edizione limitata di 4 biglietti nelle storiche pose di Capitan Totti.
Tanti gli elogi dai “meglio” del prato verde: “E’ il miglior giocatore del mondo” (Pelè); “Un grande, che fenomeno” (Leo Messi); “Miglior giocatore del mondo:Totti mi convince più di Zidane e di Beckham. Sa rendere semplici le cose difficili” (Diego Armando Maradona); “Totti è un artista del calcio, un vero numero 10” (Michel Platini); “Ci sono molti ottimi giocatori in Italia, ma l’unico che volevo al Bayer Monaco è Francesco Totti. Lo conosco bene e merita di vincere il Pallone d’Oro” (Franz Beckenbauer); “Quando ero giovane guardavo il campionato italiano, e il mio sogno era diventare come Francesco Totti (Philipp Lahm); “Ho speso molti soldi nella mia vita per costruire una squadra forte come il Real Madrid, ma il mio desiderio è sempre stato quello di comprare Francesco Totti. Sfortunatamente è impossibile, perché lui è sempre voluto rimanere nella sua squadra e nella sua città” (Florentino Perez).
Grandi e piccini, uomini e donne, miscredenti e ortodossi, il Pupone mette tutti o quasi d’accordo, gli anni gli corrono dietro ma Lui è sempre più veloce.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: chi sarà l’omonimo più volte chiamato in causa, che si conosce solo dentro il raccordo?!?
Buon Compleanno Capitano!