Il Gambero Rosso premia le migliori pizzerie d’ Italia
In Italia, si sa, la pizza è una cosa seria. Nell’immenso mercato del food, la pizza è il prodotto che meglio ci rappresenta all’estero e che non conosce crisi. In particolare, negli ultimi anni, con la riscoperta degli impasti e la mania della panificazione, i riflettori sono tornati ad accendersi sulla cena preferita dagli italiani.
A questo piatto tipico della penisola, il Gambero Rosso dedica ogni anno una guida (ce n’è una per i ristoranti, le pasticcerie, i vini, i bar e così via) che elegge le eccellenze d’Italia in questo specifico campo, individuando due grandi categorie di riferimento, la pizza al piatto e la pizza in teglia, oltre a una serie di premi speciali che eleggono alcuni fuoriclasse del settore.
Tre spicchi. Così vengono premiate le eccellenze della pizza tonda. Non vi stupirà sapere che al primo posto, tra pizze alla napoletana, pizze all’italiana, pizze a degustazione, si piazza la Campania con 13 titoli. Al secondo posto la Toscana con 6 titoli, al terzo posto il Lazio con 5 nomi importanti. Qui ci fermiamo per un’analisi più approfondita. Le pizze della regione che ci fanno sognare sono La Gatta Mangiona, indirizzo di riferimento a Monteverde con l’oste Giancarlo Casa, Pro Loco Dol di Vincenzo Mancino che alle grandi pizze affianca la selezione di materie prime di assoluta eccellenza e tutte di provenienza laziale, due creature di Stefano Callegari, Tonda e Sforno, e In Fucina, l’indirizzo più gourmet con le sue pizze a degustazione.
Tre rotelle. Quella delle pizze al taglio è una categoria a parte e ancora una volta non ci sono sorprese: il Lazio detiene il primato dei nomi di maggiore qualità. E’ il caso delle due creature di Gabriele Bonci, Panificio e Pizzarium, maestro panificatore di riferimento in Italia, e di Angelo e Simonetta, zona Nomentana. Inoltre premi speciali per il pizzaiolo emergente, la migliore pizza senza glutine, i maestri dell’impasto e la miglior carta della birra e dei vini.
Infine, se volete sognare un po’, soffermatevi sull’ultimo premio che individua le tre pizze dell’anno. La prima viene da Forlì, dove al Qbio si mangia la Moroseta, con porcini, tartare di Mora Romagnola, pecorino e spuma di uova. Dal centro Italia, l’Abruzzo (pizzeria La Sorgente, di Guardiagrele in provincia di Chieti) regala La Provocazione, un impasto a base di farina semintegrale con bufala affumicata, cipolla rossa di Tropea marinata, mandorle amare, miele di arancio e finocchietto selvatico. Infine torniamo in Campania, dove il pizzaiolo Franco Pepe ha ideato una semplice ma perfetta Margherita sbagliata: infornata solo con mozzarella, con aggiunta, dopo la cottura, di salsa di pomodoro riccio e riduzione di basilico. Buon appetito!