Protesta in cima a San Pietro

E’ dal 20 maggio che l’imprenditore triestino Marcello Di Finizio si trova sopra la Cupola di San Pietro, con uno striscione con scritto: ‘Stop al massacro, no all’Euro’. L’uomo ora si trova a metà della Cupola, con la bandiera italiana in mano e una maglietta rossa.

E’ la terza volta che compie un gesto di protesta, il fattore scatenante è l’incendio doloso del suo locale avvenuto anni fa, e da allora non ha ricevuto alcun sostentamento per far ripartire la sua attività. Già lo scorso luglio e ottobre aveva esibito il suo dissenso contro direttive europee che a parer suo danneggerebbero la ripartenza del suo locale. Sono in corso le trattative della gendarmeria vaticana che sta cercando in tutti i modi di farlo scendere, la dichiarazione dell’imprenditore è stata: <<Starò qui finché resisto, finché il governo non prenderà in mano la situazione e non perorerà le aziende italiane in Europa>>. Purtroppo non è l’unico a risentire della crisi, ed il suo non è un caso isolato: è solamente un altro esempio di disperazione, quella disperazione che ormai è sentita dagli italiani come un tunnel senza uscita, dove non si vede la luce.

di Cristina Battioli

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