Per il Milan la Champions è di rigore
Va in archivio il campionato 2012-2013, portando con se gli ultimi verdetti e le ultime polemiche di un’ennesima stagione travagliata per il calcio italiano. Lo scempio prende vita a Siena, dove grazie anche, o soprattutto, ad un rigore regalato a Balotelli, il Milan vince e si qualifica per la Champions a discapito della Fiorentina, che si dovrà accontentare dell’Europa League che vedrà protagonista anche l’Udinese, che umilia 5-2 l’Inter a San Siro. La Roma batte il Napoli e scavalca la Lazio, sconfitta dal Cagliari.
E lo scandalo di fine stagione è servito. Sì perché, mentre su molti campi si assiste a squallide partite di fine campionato, con giocatori più proiettati alla prova costume che alla ricerca di una vittoria, in quel di Siena il Milan si gioca l’accesso alla Champions League in una sfida a distanza con la Fiorentina, impegnata a Pescara. I rossoneri forse pensavano che la trasferta toscana sarebbe stata poco più che una scampagnata per le campagne senesi, e invece si ritrovano improvvisamente a vivere uno psicodramma quando Terzi al 25° infila Abbiati con un preciso colpo di testa. Il Milan accusa il colpo e non riesce a produrre una reazione concreta, mentre la Fiorentina dilaga con il Pescara e sogna il sorpasso beffa all’ultima curva. A 6 minuti dal termine però Bergonzi decide di diventare l’uomo in più del Milan, assegnando un rigore per un non-contatto tra Balotelli e Felipe: Super Mario realizza, e due minuti dopo Mexes firma la rete che porta il Milan in Champions. Tutto da copione, l’ennesima vergogna per il calcio italiano.
Una vergogna perché, guardando il match, si coglie con estrema chiarezza il momento in cui Bergonzi decide di rimettere in partita il Milan: il minuto è il 70°, solo un minuto prima era stato espulso Ambrosini, e Balotelli gioca di sfondamento sulla trequarti del Siena, intervenendo a più riprese in gioco pericoloso sul pallone senza che l’arbitro prenda provvedimenti; la sfera arriva al limite dell’area, dove è Terlizzi ad intervenire in gioco pericoloso, ma questa volta Bergonzi fischia il fallo, ed espelle il giocatore del Siena per doppia ammonizione. Ecco, questo è il momento in cui ci si rende conto che l’arbitro è condizionato dall’ambiente circostante e dalla pressione che arriva dagli spalti, e il rigore concesso in seguito non è altro che la naturale conseguenza di tutto ciò. Con buona pace per la Fiorentina, che aveva accarezzato il sogno di coronare una grande stagione con l’ingresso ai preliminari di Champions.
Una vergogna di tutt’altro tipo è quella vista a Milano, dove l’Inter umilia ancora una volta i suoi tifosi, concedendo all’Udinese di passeggiare a San Siro: il 5-2 finale in favore dei friulani dice tutto. Ora si attende una decisione definitiva di Moratti su Stramaccioni, ma un’eventuale conferma del tecnico romano avrebbe veramente del clamoroso: come può una persona mostrare la propria inadeguatezza ad un incarico più di quanto non abbia fatto Stramaccioni?! Intanto Mazzarri saluta il Napoli con una sconfitta indolore all’Olimpico per 2-1 contro la Roma, che scavalca la Lazio, sconfitta a Trieste dal Cagliari. Il Parma vince 3-1 a Palermo, mentre sono finite in parità Bologna-Genoa e Atalanta-Chievo e Torino-Catania.