Sesso in tv: tra fiction, talk show e docu-reality
Croce e delizia dei comuni mortali, tabù per molti, pane quotidiano di studi – e non solo – per altri; che sia fatto per amore, per passione o addirittura per professione, il sesso resterà sempre uno degli aspetti più intriganti della vita. Dalla nascita della televisione ad oggi quest’argomento da proibito e scandaloso è diventato quasi un espediente per l’audience: i programmi che ne parlano sono aumentati in maniera direttamente proporzionale alla perdita di inibizione della nostra società. Se nel XXI secolo il Carosello in cui Calimero chiedeva “Se fossi bianco mi vorresti?” fa riflettere e pensare ad un messaggio poco educativo, per gli spettatori del tempo una serie come “Master of Sex“ sarebbe stata uno schiaffo alla morale di tutti. Oltre a parlarne con più facilità, il sesso viene anche praticato con più leggerezza rispetto al passato e molti programmi, trattando argomenti come quello delle malattie veneree e tutte le spiacevoli conseguenze che alcuni rapporti possono comportare, favoriscono l’informazione tra i giovani assumendo, a volte, una valenza educativa.
Uno tra i primi docu-reality in Italia dedicati al sesso è stato “Sex Therapy”, andato in onda per la prima volta nel 2007 su Sky Vivo. Un team di esperti veniva messo a disposizione di alcune coppie per risolvere i loro problemi sessuali; condotto da Barbara Gubellini affiancata dai due terapisti Barbara Florenzano e Fabrizio Quattrini, questo programma ha dato una voce alla parte maschile e a quella femminile delle varie coppie per affrontare i più disparati problemi in camera da letto in maniera “tecnica”. Un modo per far capire alle coppie quanto siano comuni e che cercare aiuto e porre domande a un esperto è il modo migliore per risolverli.
Poi c’è lei, Giovanna Palmieri detta “Nina” che, con il suo programma “Sex Education” andato in onda per la prima volta nel 2011 su Fox Life, ha dimostrato che si può parlare di sesso in tv in maniera chiara ma al tempo stesso ironica e mai volgare. Spumeggiante e divertente, Nina ha voluto rispondere alle domande e ai dubbi degli italiani, le sue interviste erano a dir poco “comode” e inerenti al tema, fatte al centro delle più belle piazze d’Italia su un letto matrimoniale. Un modo inusuale e originale quanto la rubrica “How to“, una sorta di “Art Attack” per adulti dove la conduttrice mostrava che un “bricolage del sesso” fai da te è possibile creando oggetti come slip commestibili e simili.
Come per ogni argomento che si rispetti, anche sul sesso sono stati fatti diversi documentari. Cielo ha proposto ai suoi telespettatori “The Body of Sex“; una serie di reportage andati in onda in seconda serata sul rapporto tra individuo e sessualità. Sesso e politica, l’uso incontrollato dei social network, i dietro le quinte di alcuni spogliarelli, fantasie che diventano vere e proprie dipendenze e uomini con un’anima da donna che si sentono intrappolati nel proprio corpo. Queste sono solo alcune delle tematiche che i documentari proposti da Cielo hanno trattato, una finestra sui problemi possono affliggere individui di età ed estrazione sociale diverse.
Rapporti intriganti o indecenti? Guardare o essere guardati? Travestimenti o giochi di ruolo? Questi sono esempi dei piccanti interrogativi che “La Mala Educaxxxion” ha posto ai suoi telespettatori. Il piccante talk show di La7, condotto da Elena Di Cioccio, ha toccato argomenti diversi in una maniera estremamente confidenziale e disinvolta. Il sesso, però, a volte comporta anche degli inconvenienti spiacevoli, ma divertenti: il programma di Real Time “Tutta colpa del sesso” ci ha raccontato gli episodi più bizzarri, strappandoci una risata sulle disgrazie altrui.
Ma il piccolo schermo non propone solo programmi e documentari; anche le fiction non sono da meno e alcune non si limitano a singole e sporadiche scene, ma hanno fatto del sesso il filone conduttore di tutte le puntate. È il caso di “Master of Sex“, la serie vista in Italia su Sky Atlantic HD. Giunta alla sua seconda edizione, è pronta a mostrarci le evoluzioni delle ricerche sul sesso del ginecologo William Masters e della sua assistente Virginia Johnson. Il mondo del web ci propone invece la web serie “S.O.S Sesso“: 16 episodi di 3 minuti ciascuno che ironizzano sui tabù e sulle stravaganze sessuali degli italiani. La web serie ha raggiunto oltre 30.000 visualizzazioni in soli 3 giorni.
Ormai la televisione non si vergogna a parlare di sessualità e se questo da una parte aiuta a far dimenticare alle vecchie generazioni inutili pregiudizi, dall’altra informa quelle nuove su alcune importanti problematiche, favorendo un’educazione sessuale più ampia e diffusa. Insomma che sia stravagante, tradizionale, da soli o in coppia l’importante è vivere la propria sessualità serenamente.