Il mondiale di Tania Cagnotto che sa di oro
I mondiali degli sport d’acqua che si stanno svolgendo in Kazan mettono sotto i riflettori tanti dei nostri atleti azzurri nelle diverse discipline sportive.
La giornata di ieri è quella che, senza dubbio, passerà alla storia grazie alla nostra punta di slancio, Tania Cagnotto, che nella gara di tuffi da 1 metro ha conquistato l’oro mondiale.
Le cinesi, finalmente, stanno dietro l’Italia. Un sogno che si è avverato, che ha visto la nostra azzurra salire su quel podio meritato, che tante volte ha solo sfiorato nelle ultime gare, che ha visto solo lacrime di dolore e di sconfitta. Lei, però, non si è lasciata abbattere da niente e da nessuno, tanto meno dai giudici e dalle sue storiche nemiche. Ieri è salita sul trampolino, sicura di sé, con solo un obiettivo in testa: conquistare la medaglia d’oro. E così è stato. Quell’ultimo tuffo, il suo ultimo tuffo della vita e della sua carriera mondiale, è valso un lingotto di gioia. Non poteva finire in modo migliore. “Pensavo di aver perso l’occasione lì, in Spagna, invece eccomi qui: me lo sentivo, già dai preliminari, che qualcosa di buono era nell’aria. Non ho dormito tutta la notte, non stavo più nella pelle, non vedevo l’ora di salire su questo trampolino e non pensarci più”. Con un punteggio complessivo di 310,85 punti, ha lasciato alle spalle il fenomeno d’argento 23enne Shi Tingmao (309,20) e il bronzo He Zi, 24 anni, proprio la tuffatrice che due anni fa a Barcellona le soffiò il titolo per 10 centesimi. “Andrò alle Olimpiadi, che per me non sono mai state particolarmente fortunate, cercando di fare medaglia che è una delle cose che qualsiasi atleta sogna. Ma se non verrà, pazienza, vuol dire che i Giochi non sono per me. Cambierei quest’oro con una medaglia olimpica? No. E dopo Rio smetto, nessun ripensamento. E’ stato il mio ultimo mondiale. Non potevo trovare modo migliore per chiudere la mia carriera in bellezza” (ndr. Fonte La Repubblica).
La nostra Tania non è, però, la sola ad avere conquistato una medaglia in questi mondiali acquatici. Ad aprire le danze è stato Matteo Furlan che, nel primo giorno di gare, ha conquistato il bronzo nei 5 chilometri di nuoto di fondo. Nel doppio, invece, vale a dire nei 10 chilometri di fondo, Simone Ruffini e Federico Vanelli hanno conquistato il pass olimpico per Rio 2016, arrivando in settima e decima posizione. I due atleti fanno salire a 30 il numero delle qualificazioni azzurre per Rio 2016 e portano a 5 il numero dei pass individuali, dopo quelli di Valentino Manfredonia e Clemente Russo nel pugilato e Riccardo De Luca nel pentathlon. Rimanendo nello stesso settore, per la femminile, invece, il pass è stato conquistato da Rachele Bruni, conquistando la quarta posizione.
Un’altra medaglia, sempre di bronzo, è arrivata anche dal nuoto sincronizzato misto, grazie a Manila Flamini e Giorgio Minisini. Un bronzo nella routine tecnica del sincro misto per la prima volta inserito nel programma sportivo dei Campionati del Mondo che vale la 100ª medaglia iridata della Federazione Italiana Nuoto (27 ori, 32 argenti e 41 bronzi) e la seconda del sincro italiano dopo il terzo posto di Beatrice Adelizzi nel libero a Roma 2009.
Ma le gare non sono finite. Oggi si cercano altre due medaglie. E’ di nuovo il turno dei tuffi con due gare: la femminile dalla piattaforma da dieci metri e il team event. In entrambi i casi, l’Italia schiera Noemi Batki, reduce dal bronzo europeo, che per la gara a squadre sarà accompagnata da Michele Benedetti. L’altra medaglia la proverà a conquistare Linda Cerruti nel nuoto sincronizzato con la finale della gara individuale nel programma libero. Nel tardo pomeriggio di oggi tornano in acqua anche i ragazzi del Settebello per il loro secondo impegno nella fase a gironi del torneo di pallanuoto maschile che li vedrà impegnati con la Russia.