La Grecia approva il secondo pacchetto di riforme
Il parlamento greco ha approvato il secondo pacchetto di riforme redatte dall’Unione europea.
Prima del voto, il premier Alexis Tsipras ha affermato: «Forse noi abbiamo accettato il compromesso perché non avevamo altre scelte, ma nessuno ci può attribuire l’appartenenza di questo programma». Il premier greco ha inoltre sottolineato che continuerà a lottare per gli interessi del proprio Paese: «Non abbiamo lottato per niente, abbiamo seminato e sono sicuro che vinceremo». E ancora: «A partire da domattina dovremo negoziare di nuovo le condizioni dell’accordo. Dovremo usare ogni alleanza in Europa per migliorare l’accordo finale».
Il risultato finale è di 5 astenuti, 63 contrari e 230 voti favorevoli tra i quali, inaspettatamente, anche quello dell’ex ministro delle Finanze Varoufakis. Al contrario, la presidente del Parlamento Zoe Konstantopoulou si è rifiutata di presiedere la sessione come segno di protesta.
L’approvazione è avvenuta grazie al voto favorevole da parte di membri dell’opposizione: conservatori, liberali e socialdemocratici.
I parlamentari della Grecia hanno analizzato un testo di circa novecento pagine in cui sono contenute la seconda tranche di riforme stilate dall’Eurosummit.
In sostanza, si tratta di riforme del codice civile volte a ridurre i tempi per l’adozione della direttiva europea sulle risoluzioni bancarie.
L’Adedy, sindacato greco dei lavoratori del settore pubblico, è sceso in piazza «contro il nuovo piano di salvataggio e per ribaltare l’austerità e difendere la sovranità popolare».
Dopo i risultati, Tsipras ha ricordato che le uniche alternative al compromesso con Bruxelles sarebbero state Grexit o default.
L’approvazione del pacchetto ha avuto effetti positivi anche sull’euro con un rialzo delle quotazioni di 1,0926 contro il dollaro e 135,44 contro lo yen.