Fine Ramadan: il messaggio di Mattarella
Lo scorso 17 luglio, giorno dell’Eid al Fitr, la festività islamica che conclude il mese di Ramadan, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per mezzo di una nota diffusa dal Quirinale, ha rivolto un accorato e sentito appello affinché tale ricorrenza potesse «ribadire il rifiuto di ogni odiosa strumentalizzazione, nel rispetto dei valori e degli ideali che da sempre guidano l’azione dell’Italia». «Le celebrazioni– ha continuato il Capo dello Stato – ci invitano a coltivare, con forza e determinazione, nel rispetto delle diversità, un costruttivo dialogo tra religioni». Mattarella ha poi proseguito rivolgendo i suoi più cordiali auguri a tutti i cittadini italiani di fede islamica e ai numerosi musulmani ospiti o residenti nel nostro Paese. «Il pluralismo di culto e il rifiuto di ogni forma di discriminazione basata sull’appartenenza religiosa – ha sottolineato il Capo dello Stato – sono conquiste storiche garantite dalla nostra Costituzione».
Di tutta risposta Abdellah Reouane, segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia più noto come la grande moschea di Roma, ha ringraziato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il messaggio inviato ai musulmani in occasione della festa di fine Ramadan. Per voce di un telegramma inviato al Quirinale, Redouane ha indirizzato i suoi ringraziamenti al Presidente Mattarella «a nome del Centro Islamico Culturale d’Italia e di tutti i musulmani per il generoso pensiero e le parole d’augurio». Contestualmente, il direttore della grande moschea di Roma ha ricordato che «da sempre il Centro Islamico è in prima linea nella condanna di ogni radicalismo e nella lotta contro ogni espressione eversiva e degenerativa della religione e dei sentimenti dei fedeli. La via del dialogo è la via maestra a cui tutti siamo chiamati, e che sempre ci ha illuminato e specialmente nelle lunghe giornate di digiuno. La via della reciproca comprensione, della misericordia e del perdono è la via a cui Dio ci chiama». La lettera si è conclusa con l’invito rivolto al Presidente a recarsi presso la Grande Moschea.
Il digiuno osservato durante il mese di Ramadan ha interessato, secondo le stime più accreditate, 1,5 milioni di musulmani in costante aumento, che rappresentano circa il 32% degli stranieri presenti regolarmente sul territorio italiano, cui è doveroso aggiungere un numero esiguo ma crescente di italiani convertiti e di stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana. I musulmani provengono da nazioni diverse, in primis dal Marocco (506.309). Gli altri Paesi di provenienza risultano poi essere Albania, Tunisia, Senegal, Egitto, Siria, Pakistan, Bangladesh, Libia, Algeria, Bosnia Erzegovina, la Turchia e molti altri. L’Islam rappresenta di gran lunga la seconda religione del nostro Paese e sicuramente quella in più forte ascesa.
@Fedefra85