Mou che fallimento: addio al Real
Doveva essere remuntada e invece è stata eliminazione. Il Borussia Dortmund vola a Wembley e al Real Madrid resta solo la delusione, l’ennesima delle era Mourinho. Non basta il 2 a 0 ai Blancos, tra l’altro arrivato negli ultimi 5 minuti di gara, a fronte del 4 a 1 rimediato in Germania
Non bastano gli 80.000 del Bernabeu per riagguantare una finale gettata alle ortiche nella gara di andata. Non bastano i primi 20 minuti di dominio totale, se poi non la butti dentro. Clamoroso l’errore di Ozil, sfortunato invece Ronaldo. Finita la sfuriata madrilena i ragazzi terribili di Klopp prendono in mano la gara e, guidati da un superlativo Reus, rischiano, nella ripresa, di andare anche in vantaggio. Prima Levandowski prova a distruggere la traversa con un terrificante tiro ravvicinato, poi Gundogan si divora un gol già fatto colpendo Lopez, ancora preferito al dissidente Casillas.
Il Real, ferito nell’orgoglio, ritorna Galattico solo nel finale quando si riversa in attacco per cercare almeno la vittoria. È Benzema, subentrato a uno scialbo Higuain, a piazzare la prima zampata. Il 2 a 0 porta la firma di capitan Ramos che risolve rabbiosamente una mischia in area. I 5 minuti di recupero sono uno sterile assalto all’arma bianca per il Real e non fanno altro che accrescere l’amarezza finale.
Con l’addio ai sogni di Champions si compie il fallimento di Josè Mourinho sulla panchina del Real Madrid. In tre anni il tecnico portoghese non ha mai superato lo scoglio della semifinale e il suo contributo all’accrescimento della bacheca dei trofei del Santiago Bernabeu è davvero misero: 1 campionato, 1 coppa di nazionale e 1 Supercoppa di Spagna. Per una squadra che rappresenta il top del calcio mondiale è davvero un pessimo risultato. Che l’esperienza spagnola dello
Special One fosse giunta alla fine era una notizia già nota, ma le sue dichiarazioni a fine gara tolgono ogni dubbio: “in Spagna mi odiano, in Inghilterra tutti mi vogliono bene, soprattutto un club“. Goodbye Josè.