Commenti post-referendum sulla vittoria del NO in Grecia

Si è svolto ieri il referendum in Grecia, euro si o euro no, il risultato è stato una valanga di “No“. Il 61% degli elettori ha scelto di dare ragione al governo di Alexis Tsipras, che nel referendum si era schierato apertamente per il fronte del No. In serata non è mancato il commento del premier greco: “Abbiamo dimostrato che la democrazia non può essere ricattata”. “Il “No” non è una rottura con l’Unione Europea. I greci hanno fatto una scelta coraggiosa, che cambierà il dibattito in Europa”.

In seguito all’esito del referendum non sono mancati commenti dai leader politici italiani ed europei.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parla di scenari inediti, “ora responsabilità”. Come ha scritto in una nota, il Presidente Mattarella commenta così il risultato greco: “I cittadini greci hanno preso oggi, con il referendum, una decisione della quale occorre, in primo luogo, prendere atto con rispetto. Una decisione, tuttavia, che proietta, oltre ad Atene, la stessa Unione Europea verso scenari inediti, che richiederanno a tutti, sin d’ora, senso di responsabilità, lungimiranza e visione strategica. Quella stessa visione che ha condotto 19 Paesi all’adozione di una moneta comune, con la cessione di sovranità liberamente e consapevolmente scelta da parte di ciascuno stato aderente, sapendo che ogni modifica delle sue regole passa attraverso una discussione collegiale tra pari”.
Invece il Governo Italiano invoca l’unità dell’Eurozona.

Duri, invece, i commenti delle opposizioni, iniziando da Salvini: “A prescindere dal risultato, l’Europa deve cambiare trattati e moneta. Se, come sembra, il no ha vinto, è uno schiaffone agli europirla che ci hanno portato alla fame. Se Renzi non ne prende atto è un folle. Oggi ad Atene era pieno: c’era tutta la sinistra, c’era Vendola e c’era Grillo. Si vede che hanno trovato pieno a Capalbio e sono andati ad Atene a passare il fine settimana”.
Beppe Grillo, con altri rappresentanti del M5S, presenti in piazza con i greci ad Atene, a favore del NO, proprio il leader dichiara in un video dove parla con una statua di Temistocle: “È stato il primo vero populista della storia dell’umanità. Sconfisse i persiani con uno stratagemma geniale: la disinformazione. Disinformò tutti e riuscì a salvare il popolo greco dall’invasione persiana. È meravigliosa l’attinenza con la situazione di oggi”. Conclude dicendo: “I greci adesso sono ad una grande svolta, ma ora devono combatterla la disinformazione, lo stratagemma viene usato contro di loro. Qui c’è una disinformazione che io pensavo ci fosse solo in Italia, invece qui ci fanno 10 a 0″.

I commenti degli altri leader europei non sono mancati dopo la sonora sconfitta del Si al referendum.
Dalla Germania commenti duri arrivano da Michael Fuchs, alto membro della Cdu, il partito della cancelliera tedesca Angela Merkel. Che afferma “Tsipras ha causato un disastro e bisogna vedere come raccogliere i cocci. Non c’è alcuna possibilità di raggiungere una soluzione entro 48 ore”. Il vicencancelliere, Sigmar Gabriel, afferma “Tsipras e il suo governo stanno guidando la Grecia su un cammino senza speranza. Tsipras ha buttato giù gli ultimi ponti per raggiungere un compromesso tra Grecia e Europa”. Il presidente dell’Europarlamento, Martin Schultz, in un video comunicato afferma che “Dobbiamo rispettare la sovranità e come si è espresso il popolo greco”.

Il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel si vedranno per parlare del dopo voto: i due hanno chiesto un incontro dell’Eurogruppo e in un colloquio al telefono hanno sottolineato la necessità di “rispettare l’esito del voto”.
Mentre il presidente dell’Eurogruppo Jerom Dijsselbloem, commenta: “Prendo atto del risultato del referendum greco che è molto deplorevole per il futuro della Grecia. Per il risanamento dell’economia greca, sono inevitabili misure difficili e riforme. Ora aspettiamo le proposte di Atene”.

Il vice ministro dell’Economia della Russia, Alexei Lijachov, dichiara “La vittoria del ‘no’ nel referendum in Grecia si intende come un passo verso l’uscita dalla zona euro”. Mentre per la Cina, tramite le dichiarazioni del Ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, crede che la Grecia resterà nell’ Eurozona e che la regione risolverà i suoi attuali problemi.