Effetto Paradosso: una “fiaba” pugliese
Non è semplice parlare della propria terra d’origine, specialmente in un film. Spesso si tende ad esaltarne i pregi o a mimetizzarne i difetti, offrendo solo un punto di vista, un’angolazione. Carlo Finizi, giovane regista di Effetto Paradosso ci mostra la sua Puglia autentica e al contempo bizzarra e ironica.
Per capire il senso del film è indispensabile tenere a mente che l’effetto paradosso è quello riportato tra le avvertenze degli psicofarmaci per cui un uso eccessivo può provocare l’effetto opposto. Il film, nel quale questo effetto ricorre spesso, narra la storia di Demetra (Julieta Marocco, attrice brasiliana, ndr), una donna austera, apparentemente forte ma in realtà sofferente perchè incatenata da qualcosa (o qualcuno?). Sarà chiamata a compiere un viaggio nel sud dell’italia, in Puglia. Il tema del viaggio è sempre stato presente nella cinematografia e in letteratura, con la volontà di esprimere una trasformazione, il protagonista parte bambino e alla fine si ritrova più adulto. In questo caso Demetra compie un percorso a ritroso, smettendo i panni di adulta ingessata e madre rispettosa di un determinato cliché, per iniziare a prendersi cura di sè stessa. Sarà proprio in Puglia che la vedremo sorridere alla vita per la prima volta. Emblematico l’incontro con
Alice (una meravigliosa Cloris Brosca, la “zingara” del programma Luna Park, ndr), che le insegnerà ad essere libera e consapevole di sè stessa. Accanto a lei Ottavio (Konrad Iarussi), altro elemento chiave per la “rinascita” di Demetra: “È facile la discesa verso gli inferi, ma tornare verso l’alto, questo è il compito questa è la dura prova”, Dicevano i latini.
Siamo difronte ad una Puglia progressista, femminista e con aspirazioni indipendentiste. Pugliesi sono anche i colori intensi e accesi, la lingua e i dialetti in una sorta di “calderone meridionale”, per certi versi confuso e le musiche (dei Terranima, band folk di Taranta garganica). Finizi, che prima di dirigere ama scrivere di proprio pugno la sceneggiatura, ha saputo tenere insieme suoni e colori accesi e diversissimi, conferendogli una giusta armonia. Un film paradossale, coraggioso e ambizioso come il suo giovane regista che con Effetto Paradosso vuole farci divertire, con ironia, ma al contempo riflettere.
Il film è uscito in 20 sale italiane ed ha ricevuto il premio dell’Apulia Film Commission, che lo ha inserito nel suo circuito d’autore. Attualmente è in scena a Roma al Piccolo Tatro Campo d’Arte fino al 21 aprile, tutte le sere alle ore 21. Un pubblico coccolato più che mai: oltre alla degustazione di prodotti tipici pugliesi, potrà incontrare ogni sera uno dei protagonisti del film, che si esibirà con una personalissima performance.