I bed and breakfast capitolini: fenomeno in costante aumento
C’è crisi, ma c’è una cosa che a Roma non mancherà mai: il turismo. I romani lo hanno capito bene e infatti c’è un exploit di bed and breakfast nella Capitale. Ormai quasi ogni palazzo in centro ne ha uno, ma ne nascono molti anche in periferia, basta avere una fermata della metro a pochi metri di distanza. Da quando poi è nato il sito Airbnb, un portale online che mette in contatto persone alla ricerca di alloggio per brevi periodi, il fenomeno è sempre più in espansione.
Ma cosa ne pensano i cittadini romani che si trovano spesso a dover dividere il proprio palazzo con un via vai continuo di turisti? “Per chi abita in questi palazzi ci sono due problemi”, dice Margherita che vive a Roma in un palazzo dove c’è un bed and breakfast da sessantaquattro anni, “Il primo è un problema di convivenza perché si tratta di palazzi spesso antichi che non sono stati pensati come alberghi, ma come condomini. Per cui il continuo via vai di turisti con bagagli porta per esempio ad un sovraccarico del portone e dell’ascensore che spesso è guasto o è sempre occupato. Inoltre le valigie vengono trascinate per le scale e rovinano sia gli scalini che le mura. Frequentemente poi i turisti si soffermano sull’androne a chiacchierare e a bere, creando disagio a chi deve passare. Il secondo problema è invece di sicurezza perché spesso il padrone del Bed and Breakfast non abita nell’appartamento quindi non c’è un gran controllo dei clienti. Tutto ciò va a discapito di quella che era la normativa iniziale nei confronti di questa dimensione ricettiva, nata per contenere i prezzi permettendo un turismo low cost in una città come Roma bella ma molto cara”.
Quello dei Bed and breakfast è un fenomeno in costante aumento che sicuramente non si arresterà proprio ora che è arrivato a sorpresa l’annuncio di Papa Francesco sul Giubileo della Misericordia. Un Giubileo straordinario che inizierà l’8 dicembre 2015 e si concluderà il 20 novembre 2016. Quasi senza soluzione di continuità con Expo 2015 il Giubileo di Papa Francesco porterà a Roma e in Vaticano ben 25 milioni di pellegrini. Una scelta che si pone in continuità con il Giubileo del 2000 guidato da Papa Wojtyla. E’ proprio nel 2000 infatti che si affermò la formula dei Bed and breakfast nella capitale. Ancora poco conosciuto in Italia entrò da quell’anno a far parte a pieno titolo del comparto ricettivo italiano. Oggi ammontano a circa 25.000 distribuiti in tutte le regioni italiane e a Roma ce ne sono oltre 3000.
“Questa particolare forma di ricettività — spiega Marco Arzeni responsabile Fipe della Confcommercio — individuata dalla Regione con la legge del 2000, e che consente ad ogni privato cittadino di dare ospitalità in un massimo di tre camere a propria disposizione, ha assunto dimensioni sicuramente importanti ma che, per la loro caratteristica di non essere inquadrate in nessun regime autorizzato o imprenditoriale, sfuggono troppo spesso ad ogni forma di controllo o verifica di quei limiti che la stessa normativa impone. Ci risulterebbe infatti che il massimo dei sei posti letto, la saltuarietà dell’attività, l’obbligo di dimorare nella stessa abitazione o il somministrare prodotti tipici per la colazione vengano spesso ignorati e questo, è evidente, crea un serio danno a tutto il comparto della ricettività alberghiera ed extra-alberghiera. Per non parlare poi anche del sommerso e dell’elusione fiscale facilmente riscontrabile in questi casi”.
Preoccupa inoltre l’abusivismo ricettivo, perché le strutture illegali dilagano: “ Una situazione preoccupante, destinata a crescere”- dice Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma– “Su Booking.com risultano circa 5.300 strutture ricettive a Roma. Ma in realtà nella capitale le strutture ricettive autorizzate, tra alberghi e bed and breakfast, non sono più di 3mila: quindi attualmente la percentuale di alloggi abusivi è del 25%. Senza contare tutti quelli che si trovano su altri siti come Airbnb: almeno un altro migliaio”.