Immigrazione allo sbando: il caos regna sovrano

Continua l’emergenza immigrati nel nostro Paese. L’Unione Europea ci ha letteralmente abbandonati e la Francia chiude le frontiere a Ventimiglia per evitare l’arrivo nel loro paese di flussi di immigrati. Intanto continua la protesta dei migranti respinti contro la sospensione di Schengen alla frontiera italo-francese. Ieri le forze dell’ordine hanno fatto sgomberare i migranti che stavano da due giorni nei pressi della frontiera con la Francia a Ventimiglia, bloccata dalla polizia francese. In poche parole, la Francia ha causato l’esodo di questi migliaia di immigrati, dichiarando guerra e bombardando la Libia, prendendosi il controllo di buona parte dei pozzi di petrolio con la Total, ma scarica all’Italia il problema dell’immigrazione. Il problema dell’Italia rimane la politica troppo debole per affrontare ogni altro Stato dell’UE su questo tema.

Intanto sulla possibilità delle quote da dividere con tutti i Paesi membri dell’UE, i paesi che dicono no alla ripartizione degli immigrati diventano in tanti, a prendere il comando dei Paesi anti-quote è l’Ungheria, gli altri paesi sono la Repubblica Ceca, la Slovacchia, i Paesi Baltici, la Polonia, il Regno Unito, la Francia e la Spagna. Così l’accordo rischia di essere un flop.
Intanto nel nostro Paese la cattiva gestione degli immigrati è sotto gli occhi di tutti. Vengono abbandonati dai bus sulle piazzole o nelle stazioni, cosa che è avvenuto nei comuni di Montebelluna in provincia di Treviso o a Bisaccia in provincia di Avellino. Altri abbandoni sono avvenuti, nei giorni scorsi, a Milano, con un pullman organizzato nientemeno che dalla prefettura di Taranto, e scaricati come pacchi postali, senza assistenza, cibo né acqua alla stazione di Rogoredo con la promessa che qualcuno li avrebbe accolti: un’indecenza senza precedenti nella storia dei paesi civili. Forse l’Italia da un po’ di anni ha perso quel posto nella lista dei paesi civili grazie all’incompetenza e alle continue ruberie della politica.

Proteste dei migranti si sono verificate in Sardegna, asserragliati da un paio di giorni sui pullman che li avevano trasferiti da Alghero ad una frazione di Sassari, ma che si rifiutavano di prendere posto nell’agriturismo individuato dalla Prefettura. Altre proteste sono arrivate per il cibo scarso e di poca qualità, oltre a lamentarsi di non aver mai visto i 2,50 euro che dovrebbero ricevere ogni giorno. Ora bisogna spiegare loro che milioni di italiani sono rimasti senza lavoro e molti hanno perso anche casa e che lo Stato non gli passa un centesimo.

Il problema dell’immigrazione in Italia, e in Europa, è completamente andato allo sbando. Ormai è sotto gli occhi di tutti il disastro e l’incompetenza della politica italiana e di quella europea su questo enorme problema. Il dilemma dell’immigrazione sta rendendo una buona parte dei cittadini italiani razzisti e arrabbiati. Una rabbia che dilania maggiormente chi ha perso il lavoro e casa, che si vede prevaricato da cooperative cooperative e sussidi agli immigrati e viene lasciato da solo a combattere i problemi quotidiani di chi, cittadino italiano, ci nacque.