Arriva Transparent, l’irriverente serie tv che ha conquistato l’America
A pochi giorni dal chiacchieratissimo coming out dell’ex campione olimpico Bruce Jenner, che occhieggia dalle copertine delle riviste nella sua nuova versione Caitylin (scosciatissima e fasciatissima, da fare invidia alla figliastra Kim Kardashian), ecco che il 9 giugno è approdata in prima serata su Sky Atlantic, Transparent, una brillante serie tv che arriva dritta al cuore del topic. La commedia, prodotta da Amazon, ha riscosso grande successo negli Stati Uniti, tanto da vincere due Golden Globe. Il titolo si basa sull’azzeccatissimo gioco di parole tra l’aggettivo “trasparente” e le parole “trans” e “parent” (genitore) e racconta la storia di Morton L. Pfefferman, professore di scienze politiche in pensione, che si ritrova ad affrontare, all’età di 70 anni, il difficilissimo compito di rivelare alla sua famiglia di essere un transessuale e di non voler più continuare a nascondere la sua vera identità, repressa ormai da troppi anni. Ed è così, con non pochi colpi di scena, che Morton diventerà Maura.
Il lato più interessante dell’intreccio, è sicuramente individuabile nelle dinamiche che tutto ciò scatena nei rapporti tra i personaggi, i tre figli di Maura e l’ex moglie, ma anche nelle difficoltà che dovrà affrontare nel sociale. Morton/Maura è interpreto da Jeffrey Tambor, una vera rivelazione, sebbene sia già conosciuto negli Stati Uniti soprattutto per essere stato la spalla comica sfigata Hank Kingsley nella serie tv The Larry Sanders Show. L’attore ha dichiarato di vivere grazie a Transparent l’apice della sua carriera all’età di 70 anni. Non meno complessi ed interessanti gli altri personaggi, le cui storie spesso lasciano scivolare la vicenda del padre in secondo piano. Sarah, la figlia maggiore, è infatti una ex lesbica ormai intrappolata infelicemente in un matrimonio avviato al tramonto e madre di due bambini; Josh, il secondogenito, è un produttore discografico con un’insana ed instabile vita sentimentale costellata di giovanissime ragazze in cerca di fortuna; Ali invece, l’ultima figlia, è quella più legata al padre e più comprensiva, soprattutto dopo aver sperperato il gruzzolo vinto ad “OK, il prezzo è giusto”.
Tutto l’intreccio di questa famiglia sgangherata è stato ideato e scritto da Jill Soloway e rappresenta una sorta di vicenda autobiografica. Il padre dell’autrice, infatti, fece outing proprio come il personaggio della serie e lei stessa ha dichiarato di aver colto attraverso Transparent un’occasione per parlare delle identità di genere in modo aperto, e delle conseguenze che queste possono avere all’interno di una famiglia. Non solo, la Soloway ha imposto come condizione che nel cast fossero presenti quanti più transgender possibili, arrivando a scritturarne, tra comparse e ruoli secondari, ben 60. “Mi amerai ancora anche se sono cambiato? Sarai ancora lì per me?”, riflette Jeffrey Tambor. Forse questa serie non è lì per fornirci risposte ma sicuramente rappresenta l’avanzare di una società che si sta adattando alle nuove dinamiche e ai nuovi modelli di famiglia, oramai ben lontani dello stereotipo tradizionale. Guarda il trailer