Tor Bella Vita, un festival di video partecipativo

Credi che Tor Bella Monaca sia diversa da come viene descritta dai mass-media? Allora raccontala tu! Questa la sfida lanciata dagli organizzatori del Festival del corto e mediometraggio che si terrà a Tor Bella Monaca nella giornata di giovedì 18 giugno 2015. Inviando entro il 15 Giugno un video incentrato sulla tematica delle periferie si avrà la possibilità di partecipare alla prima rassegna di cinema indipendente ambientata nel quartiere romano. L’iniziativa è promossa da Cubo Libro, bibliocaffè di Largo Ferruccio Mengaroni, e da Tor Bella Vita, laboratorio di video partecipativo organizzato dal Gruppo Documentazione della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. Lo scopo è focalizzare nuove prospettive di lettura del quartiere, oltre lo scoglio dei pregiudizi, attraverso il coinvolgimento di abitanti e curiosi.  Il video partecipativo è una forma di medium alternativo attraverso cui un gruppo o una comunità crea il proprio film. Va da sè che l’attenzione, più che sul risultato finale, è sul processo, che può essere molto potente e portare la comunità ad autodeterminarsi e comunicare i propri bisogni e desideri. “La scelta del quartiere di Tor Bella Monaca nasce dalla consapevolezza che questa realtà si trovi spesso, e suo malgrado, al centro del dibattito pubblico quasi esclusivamente per tematiche connesse alla sicurezza urbana e alla criminalità locale” scrivono gli organizzatori.

La partecipazione è totalmente gratuita, e non è richiesta alcuna conoscenza tecnica, solo molta voglia di raccontare in modo alternativo e reale luoghi e vite spesso vittime di disinteresse e stereotipi. Ai lavori indipendenti è dedicata un’intera giornata di proiezioni. L’evento ha inizio alle 16. 00 nella sala Cinema di El Chentro Sociale Torbellamonaca, in L.go Ferruccio Megaroni, per poi proseguire alle 18,30 con la presentazione del progetto Tor Bella Vita. A partire dalle 20. 00 ha luogo la premiazione dei lavori da parte di una giuria di giovani cineasti, fotografi, attivisti ed abitanti del quartiere, con tanto di aperitivo e festa, per omaggiare una lettura fuori dai tradizionali schemi proposti.