Yemen: sganciata una bomba atomica?
Nella scienza come nella geopolitica il punto d’osservazione e la lente che scegliamo di usare ci mostrano spesso realtà diverse, tutte ugualmente vere, ma portatrici di informazioni diverse. Il conflitto yemenita visto al microscopio è una guerra civile in cui i ribelli sciiti Huthi hanno deposto il Governo sunnita dell’ex presidente Hadi, la cui fazione ormai controlla soltanto una parte del territorio.
Utilizzando una lente con un arco visivo più vasto la guerra yemenita è uno dei fronti più caldi del conflitto regionale tra l’Islam sunnita e quello sciita, in una guerra che va dalla Siria di Assad fino all’Iraq e vede schierate da una parte le potenze arabe in buoni rapporti con Stati Uniti e Israele e dall’altra iraniani, alawiti, Hetzbollah (sempre più ingaggiato in Siria) e le minoranze sciite di tutto il Medio Oriente. Ovunque è presente l’ombra dello Stato Islamico, la milizia fondamentalista a metà tra il ruolo di sgherro di altri interessi (sunniti) e fantasiose aspirazioni imperiali al Califfato esteso in futuro alla Libia, alla Nigeria, al Sudan e a tutta l’area nordafricana e sub-sahariana.
Soltanto poggiando l’occhio al telescopio tuttavia emerge il quadro più grande, quello in cui il fronte della Nuova Guerra Fredda si estende fino alle nuove “primavere” balcaniche (Macedonia), all’Europa slavo-baltica e soprattutto all’Ucraina. Un vastissimo arco longitudinale dove a nord transitano i gasdotti russi (quelli esistenti in Ucraina e quelli futuri in Grecia e nei balcani) e a sud la Russia stringe i rapporti, spesso già buoni, con tutte le forze sciite, mentre la NATO e gli USA fomentano le spaccature dell’Europa orientale e oltre ad appoggiare gli alleati storici Israeliani e Sauditi, in chiave anti-sciita usano la mano leggera con l’IS persino nella pseudo-colonia irachena.
Nello Yemen nella cui guerra civile da marzo sono intervenuti i Sauditi, con una coalizione di dieci Paesi, oltre un centinaio di aerei e decine di migliaia di soldati dislocati a supporto, è della scorsa settima la notizia del possibile avvenuto sganciamento di una bomba atomica. In questo video analizzato da un ex funzionario della AIEA, pubblicato su Veterans Today e girato in Yemen durante i bombardamenti di maggio, si vedrebbero gli effetti luminosi di un’atomica tattica, in particolare secondo molti osservatori una bomba a Neutroni. La Bomba N ha effetti termici e dovuti all’onda d’urto limitati, non paragonabili nemmeno lontanamente a quelli di un’atomica strategica, ma produce fasci di neutroni in un’area di diverse centinaia di metri in grado di lasciare intatti gli edifici, attraversandoli, ma uccidendo senza scampo le forme di vita presenti nel raggio. La sua concezione, avvenuta a partire dagli anni cinquanta, ne prevede l’utilizzo contro truppe protette da bunker, blindati o nascondigli sotterranei. L’arma è in dotazione degli Stati Uniti, dove sotto l’amministrazione Bush si è ventilato a lungo l’utilizzo di atomiche tattiche, e presumibilmente di Israele, entrambi alleati dei sauditi.
Da più di una settimana ne parlano la stampa araba, quella russa e alcuni siti di controinformazione occidentale. Non ne troverete traccia sui media mainstream, a partire dalle edizioni dei TG nazionali.
La notizia sarebbe troppo grave e importante per non essere verificata e passata al vaglio a tutti i livelli, compresi quelli istituzionali., anche per capire se si tratta in qualche modo di una bufala (non sembrano pensarla così gli esperti interpellati finora) o se il vaso di pandora della guerra atomica è davvero stato scoperchiato.
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