Camere occupate, i grillini fanno autogestione come a scuola
Il Parlamento non lavora, denunciano i grillini, che vogliono farlo funzionare a tutti gli effetti anche senza un governo e protestano alla maniera dei liceali occupando le Camere.
Camere occupate per un giorno, questa l’azione provocatoria del Movimento 5 Stelle che, anche se siamo in primavera, ci trasporta negli autunni caldi degli anni del liceo, facendo sovrapporre ricordi adolescenziali alla realtà e lasciando balenare nella fantasia immagini di Montecitorio e Palazzo Madama adorni di striscioni con su scritto “istituto autogestito” o “aule occupate”. L’azione è iniziata nel pomeriggio di martedì, al termine delle sedute, ed è proseguita fino a mezzanotte e un minuto. Ne dà spiegazione la capogruppo pentastellata alla Camera Roberta Lombardi: «Con una crisi feroce che morde le tasche stiamo bruciando 500 mila euro al giorno», ha detto riferendosi al costo che hanno i parlamentari che non stanno lavorando a causa del mancato avvio delle Commissioni permanenti. Le fa eco il collega al Senato Vito Crimi: «Stanno lavorando solo 27 senatori e 40 deputati nella Commissione speciale. Noi chiediamo di far lavorare tutti i mille parlamentari circa che compongono le Camere».
I grillini insomma puntano i piedi con gli altri partiti e chiedono che vengano fuori i nomi per costituire le Commissioni permanenti. Hanno trascorso la serata autogestita armati di Costituzione, leggendone stralci e articoli che mostrano come sia possibile nominare e far lavorare le commissioni anche senza governo. Tuttavia Pd e Pdl si appellano alla prassi per cui è necessario prima stabilire quali siano maggioranza e opposizione. Durante l’occupazione – in diretta streaming, of course – si è discusso delle priorità su cui c’è urgenza di mettersi a lavorare, ovvero legge anticorruzione, reddito di cittadinanza, legge elettorale, ineleggibilità di Berlusconi e di un’altra trentina di parlamentari. Tutti temi perfettamente compatibili con i famosi 8 punti di Bersani, con cui i grillini però non avevano voluto avere niente a che fare. Un’incoerenza che si spiega solo con la ferma volontà di restare lontano dal fango dei “partiti” (come se il M5S non lo fosse), addossando agli altri le colpe di un blocco politico di cui anche loro devono rispondere.
Grillo grida dal suo blog: «il golpe per delegittimare e svuotare il Parlamento è iniziato da anni». Come se invece il tentativo di far fuori un esecutivo non lo fosse. Anche gli studenti che fanno occupazione a scuola a un certo punto devono confrontarsi con il Preside per trovare un compromesso, e senza Preside, ossia senza Governo, il tutto perde di senso e scade nella mera provocazione.
di Francesca De Leonardis