Play-off, al via le semifinali

Entra nel vivo la post-season di Legabasket con le quattro semifinaliste pronte a giocarsi il tutto per tutto nella corsa al tricolore, dopo le emozioni e i colpi di scena che hanno caratterizzato i quarti di finale con ben due serie chiuse alla bella. Questi gli accoppiamenti: Milano Sassari e Venezia Reggio Emilia queste ultime reduci dalle vittorie interne in gara 5 contro Cantù e Brindisi che salutano il proscenio dopo una stagione di alti e bassi e un play-off di tutto rispetto. Milano ha passeggiato contro Bologna chiudendo la serie sul 3 a 0 asfaltando in lungo e in largo le V nere costrette a subire un passivo esorbitante senza nemmeno provare a reagire. Gara uno chiusa a meno 23, gara due e gara tre -l’unica tra le mura amiche dell’Unipol Arena – entrambe chiuse a meno 27 la dicono lunga sulle ambizioni delle scarpette rosse e sul gap che ha caratterizzato una serie mai iniziata tra Davide e Golia. Milano ha riposato ruotando tutti i suoi effettivi, arriva in semifinale in carrozza da stra-favorita anche se l’avversario rievoca scenari inquietanti e cocenti delusioni, quella Sassari che negli ultimi due anni ha beffato l’Armani Jeans aggiudicandosi le Final Eight di Coppa Italia. Gli isolani hanno ribaltato il fattore campo risolvendo la serie contro la matricola terribile Trento sul 3 a 1 grazie ad una superba gara due in cui gli uomini di Sacchetti hanno sbancato il PalaTrento (79-88) grazie ad un ultimo quarto condito da 27 punti e dall’esperienza di Logan (13p) e Dyson (7p) saliti in cattedra dopo tre quarti di completa apatia.

Invertita l’inerzia della serie il Banco ha gestito agevolmente una gara tre senza storia (103-78), mentre Trento ha gettato il cuore oltre l’ostacolo in gara quattro (84-80) rischiando una clamorosa rimonta e dimostrando tra gli applausi del pubblico colto del PalaSerradimigni di aver meritato i Play-off chiudendo con una prova di orgoglio una stagione straordinaria. Colpi di scena nella serie più tesa e aperta, quella tre Reggio e Brindisi a cominciare dalla rocambolesca gara uno vinta dalla Grissin Bon di un soffio (78-76) e il colpaccio in rimonta della Bucchi-band che espugna il PalaBigi (71-74) con un ultimo quarto sontuoso (22-31) e sei uomini in doppia cifra. Si torna a Brindisi sull’ 1-1 e gara tre (62-58) è l’ennesima dimostrazione della magia dei play-off: partita tiratissima con punteggio basso ed equilibrio sovrano, finale convulso deciso dalle giocate di un Elston Turner in palla che con un paio di fiammate porta l’Enel in vantaggio con un match point da sfruttare al PalaPentassuglia. Gara senza ritorno per gli uomini di coach Menetti che non tradiscono il loro blasone ribaltando il fattore campo in gara quattro (62-73) in cui il trio delle meraviglie Kaukenas-Lavrinovic-Diener dimostra di esserci quando il gioco si fa duro. Brindisi si smarrisce nel secondo tempo non trovando più equilibrio nelle soluzioni abusando dalla lunga mentre le maglie reggiane cominciavano a stringersi ripartendo in transizione. Si torna al PalaBigi per la gara della vita, dopo un primo quarto equilibrato Brindisi crolla smarrendo completamente la bussola prima dell’intervallo, la musica non cambia nel secondo tempo e Reggio si gode una vittoria sofferta e meritata (86-62) per la pazienza e la lucidità con la quale ha saputo soffrire dopo lo scivolone interno, sintomo di personalità e di esperienza che di sicuro saranno utili alla causa nella serie contro Venezia.

I lagunari hanno dovuto faticare non poco per piegare la resistenza di Cantù, ricompattatasi per la post-season e pronta a vender cara la pelle nei momenti che contano. Fattore campo rispettato in tutte e cinque le gare con gli uomini di Recalcati abili a gestire le insidie dei primi due match interni chiusi di misura (79-70) e (77-72) entrambi apparentemente chiusi dopo la terza sirena, ma sempre abilmente riaperti dalla grinta di Johnson e Feldeine, veri animali da play-off e a proprio agio nella bolgia del Taliercio. Nei due match del Pianella Cantù sfrutta al massimo il fattore campo imponendo con autorità il proprio ritmo pieno di accelerazioni che l’Umana patisce ritrovandosi solo a sprazzi. Gara tre rispecchia i due primi confronti con Cantù lepre inseguita da una Venezia in rimonta (90-80) mentre gara quattro (81-64) è decisa dall’allungo dopo l’intervallo in cui gli uomini di Sacripanti si appoggiano al talento di World Peace Metta pronto a infiammare gli animi di un Pianella versione Maracanà. Si torna in laguna per la bella e per tre quarti si vede un bel basket con attacchi e difese bilanciati pronte a darsi battaglia fino all’ultima sirena, nessuna disposta a mollare di un centimetro. Nei dieci minuti decisivi Venezia trova un Ress d’annata che infila due bombe spostando l’inerzia del match e innescando un Taliercio pronto a festeggiare una semifinale storica, altro traguardo prestigioso raggiunti dal mitico coach Charlie Recalcati. Milano parte favorita e potrà sfruttare il fattore campo, Sassari dovrà compiere un’impresa francamente improbabile in una serie al meglio delle sette partite. Diverso il discorso tra Venezia e Reggio Emilia, serie apertissima e difficilmente pronosticabile tra due squadre esperte e ampiamente dotate in ogni reparto dove i dettagli e gli episodi giocheranno un ruolo fondamentale fino all’ultimo secondo di un’eventuale, ma non impossibile, gara sette.