Crollo Acea, passa Avellino

Dopo il crollo di Varese l’Acea Roma perde un’altra occasione e due punti preziosi per la corsa ai play off scudetto, sciogliendosi dopo una prova incolore contro la Sidigas Avellino reduce dall’impresa casalinga contro Siena. Nella ventiseiesima

Dopo il crollo di Varese l’ Acea Roma perde un’ altra occasione e due punti preziosi per la corsa ai play off scudetto, sciogliendosi dopo una prova incolore contro la Sidigas Avellino reduce dall’ impresa casalinga contro Siena. nella ventiseiesima giornata di lega basket Roma, dopo un lungo inseguimento, avrebbe potuto raggiungere Sassari al secondo posto in classifica approfittando del momento no degli isolani sconfitti per 101 a 75 in quel di Reggio Emilia.

A quattro turni dal termine della regular season, in pochi avrebbero scommesso sulla stagione convincente della band di Marco Calvani che nonstante la sconfitta può consolarsi col terzo posto solitario e nel rivedere il pubblico capitolino di nuovo in massa al Pala-Tiziano. Che la partita non fosse facile si sapeva visto che la Sidigas è impelagata nella zona retrocessione e costantemente a caccia di punti, e in avvio di gara la formazione campana, guidata da gennaio dalla quella vecchia volpe di Cesare Pancotto, tiene bene il campo mettendo il naso avanti con due triple di Dean.

Roma risponde con Goss che in un amen realizza 7 punti e Lawal al 7’ con una schiacciata regala il +6 ai capitolini. Avellino resiste con le individualità, grazie a Lakovic che con 4 punti in fila riporta a -3 i campani alla prima sirena. Nel secondo quarto Datome prova a dare una spallata con una tripla, spalleggiato da D’Ercole che riporta Roma sul +7 al 15’, ma non basta. Avellino risponde con le triple rimanendo in scia, sfruttando anche le imprecisioni di Lawal dalla lunetta. I duecentocinque centimetri del nigeriano dominano l’area pitturata creando non pochi problemi ai lunghi avellinesi, ma il 48,6% ai liberi è il vero lato negativo della sua stagione. Roma gioca al gatto col topo, Datome e Dean si rispondono a vicenda e all’intervallo Roma chiude 41 a 35.

Nel terzo quarto cambia la musica: Avellino si rifà sotto e rimette il naso avanti al 26’ (43 a 44) e per Roma è buio pesto. Con Lawal fuori per tre falli è l’ala polacca Czyz a dare la scossa con 4 in fila, ma Roma non c’è e Avellino con Lakovic si riporta sul +3 alla terza sirena, con Roma tenuta nel terzo parziale a soli 8 punti. Il quarto decisivo inizia con la tripla del pareggio di Bobby Jones, ma stavolta è Avellino ad entrare in confusione. Goss riporta in testa Roma (54 a 52) al 34’. Dopo cinque minuti di black out Avellino si riporta a più tre grazie alle triple degli inarrestabili Lakovic e Dean.  Roma ha paura ed è paralizzata in attacco, ma Avellino manca il colpo del k.o. . A due minuti dal termine Goss fallisce la tripla del -1 e Richardson porta Avellino sul +6 a 1’45 dalla fine. Goss, Czyz e Datome  aiutati dalla bolgia del Pla-Tiziano ribaltano in un minuto una partita quasi segnata riportando a +1 Roma, quando il cronometro segna 45 secondi al termine. Finale al cardiopalma con Linton Johnson che riporta Avellino sul 66 a 65. Ultimo possesso Roma con Czyz (migliore dei suoi) che raccoglie un rimbalzo offensivo e converte uno dei due liberi che porta il match all’overtime.

Supplementari che si aprono con la triple del solito Lakovic e di Richardson a cui rispondono Datome e Goss. Nell’Inevitabile finale teso Roma continua ad abusare delle triple sbagliando a ripetizione i possessi chiave mentre Avellino gestisce con lucidità i momenti decisivi chiudendo in scioltezza sull’ 81 a 75. Per Roma un’occasione persa e un attimo di appannamento speriamo momentaneo, in attesa del big match di domenica prossima al Palaserradimigni di Sassari.

 

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