Referendum in Irlanda: Vittoria del Si ai matrimoni gay

Si è votato, in Irlanda, un referendum popolare per far entrare i matrimoni omosessuali nella Costituzione. Gli elettori sono stati chiamati a decidere se approvare o respingere un emendamento all’articolo 41 sulla famiglia. Il referendum popolare è l’unico modo per modificare la Costituzione.

Oggi sono arrivati i risultati su questo evento unico in Irlanda e non solo, infatti, questo referendum, ha avuto ben 4 caratteristiche uniche:

La prima volta che un Paese chiede ai cittadini se estendere i diritti degli eterosessuali alle coppie dello stesso sesso, come già accade in altri Stati

Una delle prime volte che giovani irlandesi emigrati all’estero per studio o per lavoro si sono recati in patria per votare il referendum in massa

Un’affluenza senza precedenti, nonché inattesa, con partecipazione attiva al voto pari al 60%

La vittoria schiacciante del Si. Tutti i partiti e moltissimi giovani irlandesi hanno esultato per questo risultato definito “storico”.

Fino a 22 anni fa in Irlanda l’omosessualità era illegale. Oggi la svolta nell’approvare i matrimoni omosessuali nel proprio Paese.
L’Irlanda è solo uno degli ultimi stati in Europa e tra i Paesi democratici che hanno svoltato, in realtà già si riconoscevano alcuni diritti alle coppie omosessuali, ora gli irlandesi hanno deciso che il matrimonio è uguaglianza per tutti. L’unica voce dissidente al “si” del referendum è stata la Chiesa, mentre tutti i partiti, maggioranza e opposizione, si sono dichiarati favorevoli.

Nel mondo gli Stati che celebrano i matrimoni tra le persone dello stesso sesso, dopo la svolta irlandese, sono: Spagna, Francia, Regno Unito, Portogallo, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Slovenia, Svezia, Stati Uniti (nella capitale e in 37 Stati della federazione), Canada, Messico (nella capitale e in due Stati della federazione), Argentina, Brasile, Uruguay, Sudafrica e Nuova Zelanda. Inoltre a Malta, in Israele e nelle nazioni caraibiche di Aruba, Curaçao e Sint Maarten vengono registrati i matrimoni fra persone dello stesso sesso celebrati all’estero. In altri Stati ancora, invece del matrimonio, vi sono le Unioni Civili come in: Germania, Svizzera, Austria, Croazia, Ungheria, Repubblica Ceca, San Marino, Andorra, Estonia, Cile, Colombia, Ecuador, Costa Rica e Australia, più due autonomie territoriali come Groenlandia e Irlanda del Nord.

Ora bisogna capire quando anche l’Italia diventa realmente un Paese democratico per tutti i propri cittadini.