Tim Cup: altro colpaccio Juventus
Allo stadio Olimpico era tutto esaurito per vedere la finale di Tim Cup tra la sorpresa Lazio e la superpotenza Juventus. E’ stata una serata di sport a dir poco speciale, il match ci ha regalato moltissime emozioni con continui capovolgimenti di fronte.
Alla fine il pronostico della vigilia è stato confermato. Nonostante una sfida non troppo facile, dopo centoventi minuti (tempi regolamentari e supplementari) la Juventus ha conquistato un altro trofeo ai danni della Lazio. Però i biancocelesti non hanno demeritato affatto. Dopo un paio di partite sottotono nel campionato di Serie A, il team di Pioli è tornato a galoppare mettendo non poco in difficoltà i bianconeri. In questo finale di stagione, la squadra di Allegri ha dalla sua parte anche la fortuna. Infatti subito dopo la rete di Radu, che ha sbloccato l’incontro con un preciso colpo di testa, è arrivato il pareggio dei torinesi, con una deviazione aerea in mezza rovesciata di Giorgio Chiellini.
La Lazio fin dalle prime battute ha dimostrato la forza e costanza di avere la meglio sulla Juventus. Il modulo tattico a sorpresa con soli tre difensori ha permesso all’aquila di pressare molto alto sfruttando il cosiddetto effetto sorpresa. Il pressing dei biancocelesti ha stoppato tutti gli attacchi degli avversari. Infatti nella prima frazione di gara giocatori risultati in questa stagione di grandissimo valore come Tevez, Pirlo oppure Pogba sono stati annullati. Completamente immobilizzati tra la linea difensiva e quella di centrocampo del team romano. I bianconeri non riusciva a costruire il loro solito gioco, fatto di fraseggio e passaggi filtranti in profondi, solo conclusioni dalla distanza che sicuramente non potevano impensierire neanche minimamente l’annoiato Berisha.
Già nel finale di tempo, ma sicuramente nella ripresa, la zebra si libera dagli attacchi dell’aquila ed inizia ad imprimere il suo gioco alla gara. Pioli ha strutturato una squadra quasi perfetta, ma non ha tenuto conto di un piccolo particolare non trascurabile: la stanchezza. La Lazio già alla mezzora non ha più nulla da dare. I bianconeri intimoriti nella prima parte dell’incontro, si svegliano e il club di Claudio Lotito può solo subire, riuscendo però a tenere questo pareggio, anche se sempre più in bilico.
La vittoria dei biacocelesti si ferma nel supplementare a due centimetri dal palo. Il nuovo entrato Djordjevic fa partire una bordata dalla distanza, che colpisce prima il legno alla sinistra di Storari, passa per tutta la linea di porta scheggiando anche l’altro palo. Il calcio come abbiamo sempre detto è strano e soprattutto imprevedibile: nella ripartenza una Lazio distrutta fisicamente, lascia completamente solo all’interno dell’area Matri, il quale non può far altro che battere Berisha siglando la rete della vittoria.
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Questa Juventus assomiglia sempre più all’Inter del triplete targata Josè Mourinho, una squadra tatticamente perfetta, compatta e soprattutto fortunata. Anche nelle situazioni più difficili è riuscita a trovare la vittoria alzando in aria, sotto gli occhi dello stadio Olimpico tra lacrime e gioia, la famosa ma non troppo importante Tim Cup.