Playoff, chi fermerà Milano?

Ultima giornata di regular season in Legabasket e primi verdetti dal campo con la retrocessione della Pepsi Caserta sconfitta a Pesaro (80-70) nello scontro diretto del PalaAdriatic e definita la griglia dei Playoff dove le migliori otto formazioni si contenderanno il tricolore. Nel match decisivo per la salvezza gli uomini di coach Paolini sfruttano il fattore campo salendo in cattedra nel terzo quarto dopo due frazioni in totale equilibrio. Merito dell’eroe LaQuinton Ross (28p e 4/7 dai 6,75) che dopo l’intervallo crea il solco con un terzo parziale devastante (13p e ¾ dalla lunga) spostando l’inerzia di un match che è sfuggito di mano agli uomini di Vincenzo Esposito traditi da un Dommercant (4p e 1/10 dal campo) troppo brutto per essere vero. Per i Playoff tutti a caccia dell’Armani Jeans che ha stravinto a mani basse la prima parte di stagione con 26 vittorie e sole 4 sconfitte sintomo evidente di una superiorità assoluta che sarà difficile mettere in discussione. Questi gli accoppiamenti: Milano-Bologna, Venezia- Cantù, Reggio Emilia-Brindisi e Trento-Sassari, serie al meglio delle cinque partite mentre dalle semifinali in poi si potrà arrivare fino a gara-sette.

Armani-Granarolo ha il fascino della storia legata agli anni d’oro del nostro Basket quando le V nere contendevano lo scettro alle mitiche scarpette rosse, ma attualmente la sfida vede gli uomini di coach Luca Banchi due spanne sopra col fattore campo a favore e un gap di rotazioni che lascia ben poco scampo ai felsinei. Dalla sua Giorgio Valli ha il fattore sorpresa e una serie di talenti imbizzarriti – Ray e Hazell su tutti – un White solido sotto le plance e una batteria di italiani – Fontecchio, Imbrò e Mazzola che hanno ben figurato in questa stagione dimostrando di reggere il campo quando il gioco si fa duro. Milano ha una corazzata imbottita di alternative in ogni reparto, ma nel basket le insidie sono sempre dietro l’angolo e la bolgia dell’Unipol Arena di Casalecchio potrebbe dare una mano per lo meno ad allungare la serie. Di ben altra intensità sarà la serie tra Venezia e Cantù, con gli uomini di coach Recalcati autori di una stagione superlativa, coronata da un sorprendente secondo posto, e ben attrezzati per proseguire trionfalmente la post-season anche se di fronte l’avversario è sempre temibile e ricco di tradizione. Cantù non ha brillato di certo, ma Sacripanti è un allenatore esperto e in grado di dare motivazioni a un collettivo che se pur discontinuo ha delle individualità di talento in grado di sparigliare le carte a cominciare dal Johnson Odom, play discusso e imprevedibile, senza dimenticare la mano di calda di Feldeine e le funamboliche gesta di World Peace Metta che in queste ultime otto partite ha scaldato i motori ed è pronto a dare il meglio di se quando la posta si fa alta. Venezia è favorita sulla carta, il collettivo è granitico ed esperto con gente del calibro di Goss e Peric, sotto le plance i muscoli e la qualità non mancano, le rotazioni sono equivalenti e di rara intensità, ma le sorprese non sono impossibili visto il livello delle due contendenti.

Altro quarto interessante è quello tra Reggio Emilia e Brindisi, due formazioni attese al varco dopo una regular season altalenante. Gli uomini di coach Menetti hanno puntato sull’esperienza del duo lituano Kaukenas, Lavrinovic e sul funambolo Drake Diener, ma la sequenza di infortuni ne hanno minato il rendimento costringendo la società ad agire ripetutamente sul mercato. Questo ha permesso a Polonara e Della Valle un minutaggio adeguato e i due azzurri non hanno deluso le aspettative caricandosi in più riprese la squadra sulle spalle, adesso il team è al completo e il PalaBigi farà la sua parte contro una Brindisi incostante e legata indissolubilmente al talento estemporaneo dei singoli. Piero Bucchi ha materiale umano sufficiente per giocarsela alla pari con le fiammate di Pullen in cabina di regia, i chili di Mays pronti a fare a sportellate e le lune di Turner e James sempre in grado di colpire. Serie in bilico anche se la Grissin Bon sembra più attrezzata alla lunga, ma senza ombra di dubbio la serie più equilibrata e incerta è quella tra Trento e Sassari con i neo-promossi pronti a sfruttare il fattore casalingo. Sassari ha traballato nell’arco di tutta la stagione con alti e bassi intervallati dalla prima esperienza in Eurolega e dal fantastico bis nelle Final Eight, ma ha il roster adeguato per espugnare il PalaTrento e un’esperienza superiore nelle gare dentro-fuori. Sacchetti si affida a Logan, Sosa, Lawal e Brooks capaci di affrontare qualunque situazione come hanno sempre dimostrato, ma Trento non ha nessuna intenzione di recitare il ruolo di agnello sacrificale avendo già ottenuto un risultato al di là di ogni aspettativa. Coach Buscaglia dispone di una miscela ibrida tra yankee di ottimo livello e abnegazione come Mitchell, Owens e Sanders a cui si aggiunge una pattuglia di italiani quali Spanghero, Pascolo e Forray autentiche rivelazioni di questa stagione che sfrutteranno di sicuro la vetrina che solo un play-off può dare. Pronostico impossibile ed equilibrio garantito, gara cinque dietro l’angolo e tanto tanto spettacolo con attacchi superiori alle difese. Si alzi il sipario ed entrino in campo le otto protagoniste perchè il vero valore aggiunto di questo sport è che da oggi tutto ciò che è stato acquisito può essere in un amen ribaltato sapendo che la lotteria dei play-off non fa sconti a nessuno.