Bersani: una settimana di consultazioni
In questo preciso momento storico, c’è una persona nei cui panni nessuno, o quasi, vorrebbe trovarsi: Pierluigi Bersani. Da quell’inizio dicembre di trionfo, con le primarie del Partito Democratico che sancivano la vittoria del segretario sullo sfidante Matteo Renzi, di acqua sotto ai ponti ne è passata molta.
Anzi, per usare un termine attualmente in voga: si è avuto un vero e proprio tsunami. E così seguendo, Bersani si è trovato nell’insolito caso di non perdere e al contempo stesso “non vincere” le elezioni nazionali, trovandosi con la maggioranza assoluta alla Camera e quella relativa al Senato. Risultato? L’avere ottenuto quel cosiddetto “cerino” da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di dover controllare l’eventuale fattibilità di un esecutivo.
Bersani ha dato così il via alle consultazioni, istituzionali ed informali. La domenica di ieri è iniziata con un «illuminante» confronto con Roberto Saviano centrato sui temi della legalità e sulla società civile, per procedere con il turno dei rappresentanti di Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcooperative e Coldiretti, ricevuti alla Camera dei Deputati. Il risultato è stato quello di un coro unanime che s’è levato, con la richiesta di un governo quanto prima, «in grado di affrontare i temi che interessano le imprese e i cittadini», al quale Sergio Marini, presidente di Coldiretti, ha aggiunto le sue preoccupazioni circa un eventuale ritorno immediato in campagna elettorale.
In data odierna, il segretario Pd ha invece incontrato i sindacati, con Cgil, Cisl e Uil (quella famosa triade definita da Grillo «parassita e collusa»), che hanno espresso medesime preoccupazioni, chiedendo un «governo a tutti i costi». Susanna Camusso, segretario della Cgil, ha inoltre parlato di una necessità dell’«abolizione dell’Imu sulla prima casa fino a un valore di 1000 euro». Successivamente, è stata la volta di Rete imprese Italia e poi degli ambientalisti: Greenpeace, Wwf, Legambiente, Tci, Cai, Fai, Por Natura. Per chiudere questo tormentato inizio settimana, rimangono i colloqui pomeridiani con don Luigi Ciotti, con una delegazione del Forum delle associazioni giovanili e del Consiglio nazionale degli studenti, e quindi quelli con il Consiglio Italiano del Movimento Europeo, con il Movimento Federalista Europeo e quello con la Gioventù Federalista Europea.
Questo gran giro di consultazioni, dovrebbe portare l’attuale Presidente del Consiglio incaricato a confrontarsi con le altre forze politiche nel mezzo della settimana per poi, in chiusura della stessa, andare a conferirne con Giorgio Napolitano. Tuttavia, il compito non è semplice: «la situazione è drammatica, molti continuano a credere che la crisi sia alle spalle, invece ce l’abbiamo ancora davanti – ha detto oggi Bersani, aggiungendo che – servirebbe un governo che faccia miracoli». E probabilmente, un miracolo per fare un governo.
di Mauro Agatone