Expo 2015 e i problemi di assunzione
Il 1° maggio avrà inizio l’Expo 2015 a Milano, un evento di importanza mondiale che vedrà riunirsi e confrontarsi migliaia di persone sul tema della nutrizione, l’energia della vita come recita la tagline.
Un evento con numeri da capogiro, dove non sarà stato facile valutare il personale adeguato, soprattutto quando arrivano 27 mila domande e bisogna selezionarne solo 600. Ma a pochi giorni dall’inizio dell’Expo 2015, quando si pensava che tutto fosse pronto, arriva un allarme da Manpower, la società incaricata di trovare personale per l’evento. Risulta infatti che molti dei giovani reclutati si siano ritirati, una media di 8 ragazzi su 10 dei primi selezionati, sono letteralmente spariti. Quando è arrivato il momento di firmare il contratto non si sono presentati, molti non hanno neanche inviato una email o fatto una telefonata per informare i selezionatori della decisione presa. A questo punto i responsabili hanno “ripescato” prima dal secondo e poi dal terzo gruppo di selezionati, così da arrivare finalmente a far firmare tutta la squadra che si occuperà degli 84 quartieri in cui è suddiviso il sito.
Il commissario unico, Giuseppe Sala, è rimasto stupito di questo dato, ma ha anche ipotizzato che molti giovani potrebbero aver avuto altre offerte e che il lavoro all’Expo è temporaneo e non da le certezze che alcuni di loro cercano. In cosa consiste precisamente questo fatidico contratto? Ai ragazzi sotto i 29 anni è stato proposto un’apprendistato dove sono previsti sei mesi di lavoro a 1300 o 1500 euro al mese, anche di notte e nei festivi. Cosa ha spinto quindi questi giovani a rinunciare ad una opportunità del genere? È una domanda che si è posto il sito Skuola.net, che ha deciso di analizzare alcune delle offerte di lavoro dell’Expo. Risulta, infatti, per alcuni ruoli è richiesto di lavorare 8 ore al giorno con turni anche di notte e senza nessun riposo. In più alla fine dei questi 6 mesi non c’è nessuna possibilità di assunzione. A questo punto le opzioni di questo rifiuto possono essere diverse: la precarietà della posizione, i turni di lavoro che prevedono sia i weekend che la notte, sarà che c’è di mezzo l’estate o alcuni dei più bravi hanno trovato una posizione più stabile e più affine alle loro capacità.
Non solo la società Manpower ha avuto problemi con la selezione di personale, anche l’agenzia interinale E-Work ha avuto i suo grattacapi per trovare cuochi, camerieri e facchini. Intanto, però, ci sono molti giovani, come quelli del Servizio Civile, che hanno accettato di lavorare volontariamente per due settimane per fare accoglienza. Anche in questo caso c’è chi ha polemizzato, come i gruppi No Expo che lo ritengono lavoro mascherato. Lo stesso Sala ha voluto precisare che il lavoro dei volontari è stato definito ed inquadrato in accordo con i sindacati e che durerà solo 5 ore al giorno per 2 settimane.
Fonte: Skuola.net
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