M5S, è già silenzio stampa

Che il rapporto tra i grillini e i mass media fosse conflittuale non è certo cosa nuova, ma il fatto che i portavoce del movimento siano già ai ferri corti con il mondo dell’informazione italiana (e con un solo giorno di insediamento), di certo la dice lunga.

Il tutto è partito a causa delle dichiarazioni rilasciate da Claudio Messora alla celebre trasmissione radiofonica “La Zanzara“: il blogger, conosciuto con lo pseudonimo di “Byoblu“, aveva spiegato che il Movimento 5 Stelle non ha intenzione di accordare la fiducia a Bersani in nessuno caso – “nemmeno se cammina sui ceci” – salvo poi aggiungere che “su un esecutivo con persone esterne ragioneremo”. Anche perchè, ha concluso, il punto è che “una volta che dai la fiducia è un casino. Perché poi toglierla è complicato”. Parole da maneggiare con cura, che sono bastate per scatenare i giornalisti che, dopo i numerosi e gratuiti attacchi ricevuti, non aspettano altro che passi falsi. Dunque via a titoli e aperture di impatto, sul genere di “Sì a un governo col Pd senza Bersani” , non graditi ovviamente dal portavoce a 5 stelle, che ha gridato subito al travisamento, e (in pieno stile grillino), ha inveito contro “l’esercito degli spalamerda”. Tale infatti è il titolo del post con cui Messora ha scatenato la sua indignazione verso la speculazione che i media fanno a danno dei 5 Stelle: “La macchina del fango sta lavorando a pieno regime. Siamo alla diffamazione creativa. E forse non lo fanno neanche apposta: rispondono agli ordini.”
Una fissazione, questa dei giornalisti prezzolati, che i grillini non riescono proprio a togliersi. Eppure non sarebbe poi così difficile considerare che in parecchi parlerebbero male di loro anche gratis.

Fatto sta che, ha deciso, non parlerà più con nessuno. “Non prendetevela con me”, ha detto, aggiungendo piccato, “se tra di voi c’è qualche bravo giornalista, che vada piuttosto all’ordine dei giornalisti e chieda di radiare questi buffoni, perché‚ screditano tutta la categoria”. Sembrerebbe proprio che, senza una casta (o un Ordine) da smantellare, i grillini non siano contenti. Intanto il collega Martinelli dà manforte: ”Non sono il Capezzone della situazione” ha affermato seccato, concludendo, “ho deciso che non parlerò più con nessuno. Nessuna radio e nessuna tv. I miei interlocutori saranno solo i deputati della Camera”.