Due casi di pedofilia a Napoli
Questa volta si parla di pedofilia a Napoli, dove un uomo, presunto pedofilo, di 48 anni sarebbe stato arrestato e un padre quarantenne avrebbe abusato del figlio undicenne per vendere poi le immagini sul web. Storie orribili. Ad incastrare il 48enne è stato il fatto per cui è stato colto in flagrante, ovvero ha circuito e convinto un ragazzino di 16 anni a prostituirsi con lui, ma appunto “carpito” nel momento del reato è stato arrestato dai carabinieri a Napoli. L’uomo ha promesso 10 euro a un minore per convincerlo a prostituirsi con lui, il fatto che il ragazzo abbia accettato dimostra la gravità del momento economico e socio-culturale in cui viviamo. Un 48enne originario della provincia di Napoli, rimasto anonimo, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Poggioreale in flagranza per atti sessuali su un minorenne.
L’arresto è avvenuto ieri pomeriggio: i militari hanno notato il 48enne aggirarsi con fare sospetto per le strade dell’area orientale di Napoli finché si è avvicinato a un ragazzino, poi rivelatosi essere 16enne. Dopo aver chiacchierato i due si sono quindi diretti in una zona isolata. I carabinieri si sono avvicinati a piedi e hanno colto il 48enne in flagranza di reato. Sembrerebbe, dunque, che la problematica della pedofilia continui a crescere per moltissimi giovani senza futuro che vengono raggirati per pochi euro.
Nel corso della perquisizione a casa dell’uomo i militari hanno trovato e sequestrato un computer e una videocamera, materiale che verrà sottoposto ad esame tecnico per verificarne il contenuto. Dopo le formalità di rito il minorenne è stato affidato ai genitori e l’arrestato portato in carcere. Sempre accaduto a Napoli, un altro grave fatto di pedofilia, dove un padre, ora rinchiuso nel carcere di Poggioreale ha abusato del figlio undicenne per poi filmare il tutto e darlo sul web in “pasto” ai pedofili. Sono servite tre ore prima che il piccolo spiegasse allo psicologo e all’assistente sociale cosa fossero “le cose strane”. All’inizio non voleva parlarne. Ha solamente disegnato, in silenzio, davanti alla mamma e al fratello più grande. Poi pian piano ha raccontato cosa ha dovuto subire per oltre un anno. Lo ha fatto con le parole dei bambini, che forse, per chi deve ascoltarle, suonano ancora più crude di quelle degli adulti quando si tratta di violenze sessuali e abusi. Non ha parlato del resto, però. Quello non poteva conoscerlo. Non poteva immaginare che il suo papà fotografava le “cose strane” che facevano insieme e poi gettava le immagini in pasto al web: per invogliare la rete di pedofili nella quale questo 44enne di Napoli sguazzava a comprare le prestazioni sessuali del figlio, che a soli 11 anni, ai suoi occhi, non era solo un passatempo, ma anche una fonte di guadagno. Storie queste, che lasciano i brividi. Ma in cosa consiste la pedofilia? La pedofilia, cioè la presenza di fantasie erotiche, impulsi o comportamenti sessuali che coinvolgono bambini in età pre-adolescenziale è una deviazione sessuale con pericolose ricadute sociali la cui origine rimane in gran parte ancora oggi sconosciuta. Tale deviazione a carico della sfera sessuale sembra avere radici lontane nel tempo. La maggior parte dei siti di “Pedofilia culturale”(ossia siti che non contengono materiale pedopornografico esplicito ma contributi “pseudoscientifici” che tentano di legittimare sotto il profilo etico e culturale tale interesse perverso è vastissima. Purtroppo è una malattia che continua ad esserci nella nostra società, possiamo solo augurarci che venga contrastata sempre di più, in modo da salvaguardare il prima possibile le piccole vittime indifese.