F1: Vettel e la Ferrari trionfano in Malesia
Sebastian Vettel ha vinto il Gran Premio della Malesia di F1 precedendo Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Per il pilota tedesco della Ferrari è il primo successo con la Scuderia di Maranello. Quarto Kimi Raikkonen, autore di un’ottima rimonta, davanti alle due Williams di Bottas e Massa. Dopo due gare Hamilton è in testa al mondiale, con Vettel secondo a soli tre punti di distacco.
Dei segnali confortanti erano emersi già nel weekend, soprattutto in qualifica: Vettel in prima fila (ultima volta Ferrari due stagioni fa, proprio in Malesia, ndr), a soli 74 millesimi di secondo da Hamilton (40a Pole Position della carriera, ndr). Seconda fila per Rosberg e Ricciardo. Raikkonen solo 11°.
Alla partenza, Hamilton scatta bene seguito a corto raggio da Vettel davanti a Rosberg, mentre Raikkonen, timoroso nel gruppone, fora una gomma toccato da Nasr. Al 4° giro Ericsson esce di pista alla prima curva e si arena nella sabbia in posizione pericolosa: entra la Safety Car. Molti piloti ne approfittano per un cambio gomme ma Vettel, forte di una Ferrari dolcissima nell’usurare i pneumatici, resta in pista e si attesta al comando guadagnano un certo margine sulle Mercedes, impantanate nel gruppone e costrette a numerosi sorpassi. Al 18° giro Vettel, dopo la sua prima sosta, rientra dietro le due Mercedes ma, sfruttando la gomma nuova, in soli quattro giri raggiunge e sorpassa Rosberg. Come non bastasse, Vettel fa segnare tempi record nei due giri seguenti, riuscendo a portarsi a tiro di Hamilton, che reagisce rientrando ai box e mettendo gomme fresche. Fase importantissima della gara, con Vettel a spingere per accumulare secondi preziosi. Dopo la sua seconda sosta, al 37imo giro, rientra in pista proprio mentre sta sopraggiungendo Rosberg, riuscendo a mantenere la posizione dietro al solo Hamilton. Momento chiave della gara perché, di li in poi, né Hamilton, costretto a fermarsi nuovamente lasciando il comando a Vettel, né tantomeno Rosberg, riusciranno a portarsi a ridosso della SF15-T guidata dal pilota tedesco fino al termine. Sotto la bandiera a scacchi è trionfo Ferrari (ultima vittoria Gp Spagna 2013 con Alonso, ndr), con Vettel che impazzisce di gioia alla radio, accompagnato dal boato del pubblico.
La Ferrari ha dimostrato di aver ridotto il gap con “l’invincibile” Mercedes a livello di motore, telaio, ma soprattutto nella gestione delle gomme, un aspetto fondamentale nella F1 di oggi. Le due soste complessive di Vettel contro le tre dei piloti Mercedes ne sono la dimostrazione. Difficile dire se sia la scuderia tedesca ad essere tornata sulla terra o la Ferrari a volare sulla luna. Certo è che la prestazione del team italiano è stata da applausi: macchina performante, strategia perfetta. Il tutto su un circuito, quello malese, ritenuto dagli addetti ai lavori un test piuttosto attendibile per valutare la qualità e le performance reali delle vetture rispetto a quello australiano di Melbourne. Un ottimo segnale in vista di una stagione ancora lunghissima, ma soprattutto per lasciarsi alle spalle una stagione, quella passata, tra le più disastrose degli ultimi 20 anni.