Sentenza rimandata per Sollecito e Knox
Sembrerebbe quello contro Amanda Knox e Raffaele Sollecito, un processo destinato a durare ancora molto tempo. Infatti, il giudizio della Procura della Cassazione, assume i due ragazzi come colpevoli. Non ci sono molti dubbi su Amanda Knox e Raffaele Sollecito accusati di aver ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher, a Perugia, la notte tra il primo e il 2 novembre del 2007 nella casetta in Via della Pergola, dove vivevano le due studentesse. Forte di questo convincimento, il Pg, che ha definito la ricostruzione del delitto perfetta, fatta nell’appello bis dai giudici fiorentini, li giudica entrambi colpevoli. La decisione dei giudici sugli eventuali ricorsi contro le condanne ai due ragazzi, dovrebbe arrivare venerdi e Amanda si dice fiduciosa. Nella sua requisitoria, il Pg di Firenze ha sottolineato come il verdetto dell’appello bis sia “pienamente osservante delle indicazioni ricevute dalla Cassazione”. Si parla di una condanna a 8 anni e tre mesi per la Knox, e 24 anni e nove mesi per Sollecito. La decisione è rimandata a venerdi, data di riconvocazione dell’udienza.
Ieri, in aula c’erano Sollecito seduto accanto alla sua ragazza Greta, la sorella Vanessa e il padre Francesco. Sono state bandite registrazioni varie, durante il processo, nonostante la sua importanza mediatica. Anche Giulia Bongiorno, avvocato di Sollecito insieme a Luca Maori, è stata richiamata dai carabinieri a non effettuare registrazioni. In base a quanto sottolineato dal Pg di Firenze, la sentenza dell’appello bis, ha evidenziato come, effettivamente, nell’appartamento di Perugia, dove avvenne l’omicidio di Meredith, ci fu la simulazione di un furto e l’abitazione fu messa a soqquadro per depistare le indagini. Sempre secondo il Pg furono addirittura in tre ad infierire sul corpo della ragazza, ovvero non ci furono colluttazioni, ma tutto avvenne all’interno della casa da persone che erano solite frequentarla. Ha inoltre definito “immune da censure” la decisione di non ripetere eventuali accertamenti sul computer di Sollecito. Secondo la difesa di Sollecito ci sarebebro moltissimi errori nella sentenza. Tesi alla quale si oppongono però le difese dei due giovani. Di “sviste, lapsus ed errori grossolani” ne parlano i loro difensori nel ricorso, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori. In 653 pagine e 144 di allegati hanno evidenziato quelli che ritengono i circa duecento errori della sentenza. In particolare sulle prove genetiche. Hanno contestato, i due avvocati, invece la “violazione della regola indiziaria” e come si è formato il “libero convincimento” i difensori della Knox, gli avvocati Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova. Anche loro concentrati sulla questione del Dna ma anche sull’attendibilità di alcuni testimoni. Chiederà invece che vengano respinti i ricorsi la famiglia Kercher, costituita parte civile con gli avvocati Francesco Maresca, Serena Perna e Vieri Fabiani. I parenti della studentessa attenderanno a Londra la sentenza chiusi nel loro dolore ma con “la speranza che si metta fine” al caso dell’omicidio di Meredith Kercher. Quindi i protagonisti di questa vicenda, accusati dell’omicidio della ragazza, sembrerebbero riporre le speranze in tutti i ricorsi presentati dalla loro difesa.
Amanda Knox dice di essere molto preoccupata ma di aspettare con fiducia la notizia della richiesta del pg della Cassazione di confermare (con una riduzione di tre mesi) le condanne a lei e a Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher. Lo ha fatto parlando con uno dei suoi difensori, l’avvocato Carlo Dalla Vedova. Intanto i difensori della Knox chiedono la sospensione del processo. Una cosa è certa, ovvero, se i ricorsi fossero respinti, a quel punto le pene diventerebbero definitive.