Contiene-Parolacce_Daniele-Fabbri_Teatro-Studio-Uno

“Il primo uomo che ha lanciato al suo avversario un’ingiuria invece che una freccia, è stato l’inventore della civiltà, diceva Sigmund Freud”. Con questa frase inizia lo spettacolo Contiene parolacce di Daniele Fabbri. Nel mondo di oggi le parolacce sono sempre oggetto di tabù linguistici e Fabbri consapevole dell’esistenza di questa repressione, ci avvisa immediatamente attraverso il titolo a cosa andremo incontro. Nel quinto monologo del capocomico di Stand Up Comedy, il concetto di divieto nel pronunciare parolacce viene completamente spazzato via. La performance è una vera e propria seduta di psicoterapia, in cui, l’allievo comico di Freud, rielabora il metodo catartico. Attraverso la rappresentazione, lo spettatore si libera dalle inibizioni che sono alla base del tabù.

L’attore comico interroga direttamente il pubblico, mettendolo di fronte al fatto che i più grandi autori amavano usare le parolacce, le dicevano Mozart, Leonardo da Vinci, Dante, Shakespeare, Bukowski, Umberto Eco e possiamo ritrovarle nei sonetti del Belli. Perché proprio i comici dovrebbero astenersi? Da questa riflessione nasce lo spettacolo Contiene Parolacce. Nonostante l’impronta dello spettacolo, l’attore non appare mai volgare e fuori luogo, anzi, gli sketch originali e divertenti intrattengono e cosa più importante, fanno ridere il pubblico. Le parolacce accostate al monologo aiutano il testo, aggiungono un pizzico di pepe e lo completano. La “battaglia” intrapresa da Fabbri consiste nel supportare il linguaggio colorito dei comici per esprimere momenti di vita vissuta o emozioni, abolendo l’ipocrisia del “ben parlare” in un contesto goliardico. Dopo le quattro repliche al Teatro Studio Uno, Contiene Parolacce replicherà al Cocktail Comedy Club di Roma, diretto da Saverio Raimondo, il 25 marzo alle ore 19.00.