Harlem Shake mania: il tormentone colpisce anche la Juventus

Si è diffuso a macchia d’olio, ha contagiato un miliardo di individui, ha portato al licenziamento di svariati gruppi di persone, perfino i giocatori della Juventus ne hanno manifestato il contagio. No, non è un virus letale fortunatamente: stiamo parlando dell’Harlem Shake, la nuova mania scoppiata sul web che di virale ha solo la sua inarrestabile propagazione.

L’Harlem Shake non è altro che un fenomeno mediatico scoppiato lo scorso 2 febbraio quando il blogger Filthy Frank, studente di comunicazione di diciannove anni, ha ideato questo video: Do the harlem shake, insieme a un gruppetto di amici. E’ la copia poco fedele di un ballo nato negli anni ’80, originariamente chiamato Albee, dal nome del suo creatore Al B, cittadino di Harlem, che affermò in quegli anni l’arte di shakerare il proprio corpo durante il ballo. La musica è orecchiabile, un esempio di fidget house che fa ballare i dance floor di mezzo mondo.

La scena è sempre la stessa, una sola persona inizia a ballare tra l’indifferenza dei presenti, poi, quando il ritmo sale ecco che cominciano a ballare anche gli altri indossando travestimenti improbabili. Dopo aver conquistato la platea mondiale, l‘Harlem Shake ha contagiato anche il bel Paese: è la Juventus ad aver anticipato tutti con un video postato i giorni scorsi su Youtube, che ha raggiunto 800mila visualizzazioni. Durante una normale conferenza stampa, fa irruzione – secondo lo schema dell’Harlem Shake – una persona travestita da zebra che comincia a ballare. All’improvviso ecco che la scena si rivoluziona. A Bonucci, vestito da boyscout, a Vidal, vestito da re con tanto di corona, a ‘Zorro’ Pogba e a Quagliarella in versione Johnny Bravo, si è unito anche Alessandro Matri in versione Dragon Ball.

Questa nuova danza, più simile ad uno sketch comico (un minuto di pure follia non-sense), ha conquistato anche le piazze di protesta di Egitto e Tunisia. In Australia questo giochetto ha provocato il licenziamento di quindici lavoratori di una miniera d’oro, rei di aver organizzato la gag durante l’orario di lavoro. Perfino l’esercito norvegese si è lasciato corrompere dalla febbre dell‘Harlem Shake, video che ha raggiunto visualizzazioni stellari. In Italia la prima è stata la Milano Shake, organizzata dalla rapper Ada Reina, ma siamo sicuri che ne sentiremo parlare ancora e ancora. Perciò se all’improvviso nei vostri uffici o su un autobus crederete di vedere gente mascherata che shakera non preoccupatevi, non è lo stress ma solo l‘Harlem Shake.harlem-shake-break-video-650-430

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