Voci di Quartiere: il trasporto romano al Prenestino

A Roma si parla spesso della cattiva gestione del trasporto pubblico, infatti, risalgono a pochi giorni fa le dichiarazioni di Giambattista Colella, della Cgil Roma e Lazio, che dal 2 marzo tutti i tram e la metro di Roma sono sprovviste di copertura assicurativa, salvo poi arrivare la smentita da parte dell’azienda dei trasporti.
Molte furono le polemiche quando, nel maggio del 2012, il bit passò da un euro a un euro e 50. Molti, se non una grandissima maggioranza, erano insoddisfatti dell’aumento commisurato al pessimo servizio che l’azienda di trasporto offriva. Lo scorso anno si è riparlato di un possibile aumento sui bit e anche sugli abbonamenti, poi smentito dal sindaco Marino. L’aumento, per fortuna fin ad ora, non è mai arrivato. Il problema del trasporto romano non è tanto sul costo del servizio, ma sul pagamento di un servizio pressoché scarso.
Prendiamo come riferimento la zona Prenestina-Casilina. Di giorno non mancano i collegamenti verso la stazione Termini, i tram 5 e 14 sulla Prenestina passano ogni 5/7 minuti, il problema sovviene quando, in caso di guasti della linea o di un mezzo in transito (e la cosa non è certo infrequente) l’intera tratta rimane bloccata. Inefficiente, è invece, la linea tram 19 Gerani – Risorgimento (San Pietro). La sua tratta è abbastanza lunga, la logica sarebbe quella di mettere più tram 19 per diminuire il tempo di percorrenza e di attesa, invece chi dirige questa tratta di logica ne ha, apparentemente, ben poca.
Sulla Casilina vi troviamo la linea 105, Stazione Grotte Celoni – Stazione Termini, anche questo autobus riserva non pochi problemi, spesso stracolmo di passeggeri, e molti altri che, in attesa sulle innumerevoli banchine, rimangono a terra senza possibilità di salire a bordo.
Un altro problema è la linea del 542, che collega il quartiere Centocelle con Piazzale del Verano passando per Monti-Tiburtini. L’orario peggiore è dalle 7:00 alle 9:30 del mattino, come riportato da alcuni studenti universitari, poiché il numero degli autobus in strada è pressoché scarno e gli stessi mezzi viaggiano sempre stracolmi. L’altro orario da evitare, del 542, sono dalle 21:00 in poi dove oltre a diminuire le corse, spesso e volentieri vengono anche saltate dagli autisti. Loro si difendono dicendo “eseguiamo solo gli ordini che arrivano dalla centrale”.
Un altro autobus semifantasma è il 556 che collega Tor Tre Teste con il quartiere Centocelle, dove i cittadini si lamentano del suo passaggio di una volta ogni 58 minuti in condizioni normali, come riportato dal sito Romatoday . Il sindaco Marino ha anche promesso di prendere provvedimenti, ma come sappiamo ogni promessa fatta sui mezzi di trasporti romani sono sempre andati a vuoto, sarà la volta buona?
Dopo la mezzanotte arriva il vero dilemma per i residenti della Prenestina e Casilina, oltre che per tutte le arterie che collegano la Tuscolana alla Tiburtina.
Iniziamo con dire che le arterie Palmiro Togliatti e Primavera-Tor de Schiavi-Monti Tiburtini, che collegano la Tuscolana-Casilina-Tiburtina, sono sprovviste di notturni, quindi se ci si trova in zona dopo la mezzanotte e la metro è chiusa, i residenti hanno due scelte, o farsi una bella passeggiata di notte in strade per altro poche sicure o prendere dei notturni che ti portano prima a Termini per poi fare scambio con altri notturni. Il problema e che entrambe le opzioni diventano veri dilemma per i cittadini romani, anche perché i due notturni che percorrono la Casilina e la Prenestina sono dei veri disastri, sia per i tempi di attesa e sia per come sono pieni gli autobus. Parlando dell’ N12 che percorre la Prenestina, i tempi di attesa sono lunghi, si aspetta anche un’ora prima che arriva e quando arriva ecco la sorpresa, troppo pieno non si riesce a salire sul notturno. Stesso problema per l’ N18, anche questo spesso sembra essere un notturno improvvisato e quando passa lo vedi colmo di gente alla stregua del trasporto bestiame. O forse al bestiame tocca miglior sorte.

Il problema dell’Atac rimane sempre lo stesso: nel caso dei notturni a rispondere dei problemi è la Tpl (Roma Tpl Scarl è il secondo gestore di trasporto pubblico locale, dove opera principalmente per l’esercizio delle “Linee Periferiche”, secondo un Contratto di Servizio aggiudicato nel 2010 da Roma Capitale, dopo apposita gara europea e gestisce le 27 linee notturne),. ossia il disservizio che offrono ai propri passeggeri. Bisogna poi analizzare anche le motivazioni vere e proprio delle corse che saltano. Realmente l’ordine arriva dalla sede centrale o gli autisti decidono di saltare le corse da soli? Poi a rimetterci sono sempre i contribuenti, che pagano un servizio realmente pessimo.
Ci si può meravigliare poi se qualcuno perde la pazienza e decide di non pagare più un servizio che non viene erogato in maniera corretta? Evasione certo, dettata però da una afflizione quotidiana per un’altrettanta evasione di servizi, ben remunerati ma indecentemente erogati.