Europa League: italiane in difficoltà

La gara di andata valida per gli ottavi di finale di Europa League non è di certo tutta rose e fiori per il calcio italiano: due sconfitte per Inter e Torino , un pareggio tra Fiorentina – Roma; c’è solo un grande Higuain che con il suo Napoli conquista l’unica vittoria della manita italiana.

Ma entriamo nel dettaglio di tutti i risultati.

ZENIT-INTER 2 a 0: A San Pietroburgo vittoria facile per lo Zenit, dopo neanche mezz’ora di gioco e due cartellini gialli, Benassi viene espulso, il Toro in dieci è costretto ad un cambio forzato: Vives per Martinez, ma il centrocampo non cambia. Tiro rasoterra per i russi, respinta debole di Padelli e bersaglio centrato da Witsel, che porta la sua squadra in vantaggio. La ripresa segna il tracollo per il club torinese: Vives infortunato lascia spazio a Farnerud; ma beffa delle beffe sarà l’italiano Criscito a cancellare le speranze dei granata piemontesi e a chiudere la partita con il risultato di 2 a 0 per lo Zenit.

WOLFSBURG-INTER 3 a 1: Dopo il goal di Palacio appena al 6°minuto e l’illusione labile e fugace dei nero blu, la partita dell‘Inter è tutta un dono per i tedeschi: numerosi passaggi regalati, tante palle perse e tiri piazzati che si trasformano in facili goal. Gli errori di Carrizo sono imperdonabili, con una doppietta di De Bruyne e la rete di Naldo arriva la vittoria dello Wolfsburg; e il “simpatico” Caligiuri, centrocampista del club teutonico rincara la dose e ironizza : “Tutti milanisti in famiglia”. Per Manicini, ribaltare questo risultato sarà difficile ma non impossibile.

FIORENTINA ROMA 1 A 1: Nel primo tempo la Fiorentina domina in lungo e in largo con un pressing a dir poco asfissiante, la Roma è lenta, lentissima, quasi inquietante. Al 17° lo “strapagatissimo” De Rossi con un errore grossolano degno di partita da oratorio, perde un pallone pesantissimo che Ilicic facilmente tramuta in goal, per Skorupski che lo sfiora non c’è nulla da fare. Qualche minuto dopo il centrocampista giallorosso accusa un dolore alla caviglia e lascia il campo. Infortunio o coscienza di impotenza? La domanda per i tifosi è legittima. Entra, Pjanic; ma a breve distanza anche Manolas si fa male e abdica a favore di Astori.
Arriva un cambio anche per i viola: Fernandez per Pizzarro. La ripresa vede una Roma più attiva, con una dinamica più fluida e una marcia in più soprattutto nella verticalizzazione del gioco. Un brutto contatto tra Iturbe e Neto regala ai giallorossi la possibilità del pareggio, ma Ljajic dal dischetto sbaglia e spreca. La svolta arriva al 78° con Keita, l’uomo giusto al posto giusto che segna di testa su corner di Florenzi. 1 a 1 e tutto rimandato all’Olimpico tra sette giorni.

NAPOLI-DINAMO MOSCA 3 a 1: C’è poco da dire, il San Paolo ha ospitato un grande spettacolo: L’ Higuain show. Eppure a due minuti dal fischio di inizio arriva il goal di Kuranyi a gelare lo stadio ma i padroni di casa non si fanno di certo intimorire, Il pipita prima con un tiro al 25° e un rigore al 31° ribalta la situazione e 2 a 1 per il Napoli. A Benitez andrebbe già bene così, ma dopo l’espulsione del russo Zobnin arriva la terza rete di Higuain e la tripletta supersonica dell’argentino fa prendere la discesa al Napoli verso i quarti di finale.

Per tirare le somme non ci resta che aspettare sette giorni e gli “ultimi” 90 minuti di gioco.