Se i quadri potessero parlare direbbero: “Circus art museum”
La compagnia del Teatro dei Dis-occupati mette in scena Circus art museum, ed è subito sold out. Pensate al film “Una notte al museo”, rimuovete da quell’immagine il maldestro guardiano del Museo di Storia Naturale di New York e come per magia sarete proiettati nel magico spettacolo Circus art museum, diretto e interpretato da Monica Crotti e Massimo Cusato. I due protagonisti, una donna e un uomo vestiti in modo stravagante, si trovano all’interno della cornice di un quadro. A mezzanotte, proprio come nel film, i personaggi dei quadri del museo iniziano a prendere vita. Quelle figure disegnate, che fino a qualche minuto prima erano piatte e immobili, hanno finalmente la possibilità di staccarsi dalla tela e girovagare per il museo. Durante la loro passeggiata i due incontreranno cinque opere, una di Picasso, una di Manet, una di Botero, una di Lautrec e infine una di Chagalle, alle quali cercheranno di attribuire un significato, tenteranno, con grande fantasia, di conferire una storia a quei personaggi raffigurati. Quando si è di fronte a un quadro di cui non si riesce a trovare la chiave di lettura, bisognerebbe entrarci con un salto immaginario, ed è proprio questo l’aproccio che utilizzano i due attori, un po’ come fanno Mary Poppins e Bert, per intenderci. Nel meraviglioso film di Walt Disney la tata volante insegna ai due bambini come la fantasia e la libertà siano due valori fondamentali, allo stesso modo Monica e Massimo ci ricordano come gli stessi aggettivi si possano coniugare e inserire all’interno di uno spettacolo per dar vita all’unione plausibile di cultura e divertimento. Sembrerebbe quasi scontato dire: “una storia per grandi e piccini”, ma è proprio così. Tutte le varie fasce di età vengono soddisfatte, ogni generazione ha la possibilità di leggere questo spettacolo in base al proprio piano di lettura, alla propria finestra di approfondimento e analisi.