Nozze gay: non si possono annullare le trascrizioni.
Il Tar del Lazio che ha accolto il ricorso di alcune coppie contro l’annullamento disposto dal Prefetto della trascrizione della loro unione contratto all’estero nel registro dell’Unioni Civili del Comune di Roma. Infatti, il Tar dice: “L’annullamento delle trascrizioni delle nozze gay celebrate all’estero può arrivare solo dal tribunale civile, quindi, il Ministero dell’Interno e le Prefetture non hanno il potere di intervenire direttamente. Allo stato, non è consentito celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso e matrimoni del genere non sono trascrivibili nei Registri di stato civile. Ma resteranno trascritti fino a quando qualcuno chiederà al giudice civile di pronunciarsi, la legge sullo stato civile stabilisce che l’unico che può farlo è il procuratore della Repubblica”.
Il Tar del Lazio ha dichiarato nullo il provvedimento con il quale il Prefetto di Roma il 31 ottobre scorso aveva annullato le 16 trascrizioni.
La risposta del sindaco Marino a questa sentenza è stata rivolta verso il capo del governo Matteo Renzi, invitandolo a colmare il vuoto legislativo su questa materia che in Europa esiste solo in Italia e in Grecia.
Il ministero dell’Interno, ha riferito l’Ansa, fa sapere “di aver sempre coerentemente garantito il quadro normativo attuale in materia di stato civile che non consente di celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso, né di trascrivere quelli celebrati all’estero”.
Dopo un sondaggio condotto da Demos alcuni mesi fa sulla materia, dove per la prima volta oltre il 50% degli italiani dice si al matrimonio gay, forse è arrivato il momento che anche il Parlamento inizia realmente a occuparsi di questo cambiamento.