Napoli, Inter e Lazio: la caduta delle “anti-Juventus”
La 28a giornata di campionato consegna nelle mani della Juventus lo scudetto: i bianconeri, vittoriosi sul Catania per 1-0, si portano a più 9 dal Napoli, sconfitto 2-0 a Verona dal Chievo. La debacle della squadra di Mazzarri, unita ai crolli interni di Lazio ed Inter contro Fiorentina e Bologna, sancisce la definitiva crisi delle tre squadre che fino a due mesi fa si contendevano il ruolo di “anti-Juve”. In fondo alla classifica, sempre più disperata la situazione del Palermo.
Juventus in orbita. Per i bianconeri oramai lo scudetto è solo una pura formalità dovuta ad una questione prettamente matematica: nove punti di vantaggio sulla seconda a dieci giornate dalla fine sono un bel margine per gli uomini di Conte, che possono ora concentrarsi con più tranquillità sulla Champions, in attesa di conoscere gli avversari dei quarti di finale. E dire che fino a due mesi fa non sembrava così scontata la situazione in classifica, ma le tre antagoniste principali dei bianconeri durante la prima parte di campionato, Napoli, Inter e Lazio, hanno pian piano perso strada, fino a cadere in una crisi nera che le sta facendo risucchiare lentamente ed inesorabilmente dalle inseguitrici.
Di queste tre squadre a vivere il momento peggiore è sicuramente l’Inter, superata in casa 1-0 dal Bologna, e vittima soprattutto di un allenatore inconcludente ed incapace di dare alla sua squadra un gioco che prescinda dalle giocate dei singoli. E’ ormai chiaro che Stramaccioni non è ancora all’altezza di guidare una grande squadra come dovrebbe essere l’Inter, e forse non lo sarà mai, e il “non-esonero” è dovuto soprattutto a Moratti, che dovrà prendersi le sue colpe per aver messo uno “sbarbatello” spocchioso ed arrogante alla guida della sua squadra. Certamente non se la passa meglio la Lazio, sconfitta in casa 2-0 dalla Fiorentina, tramutatasi da sorpresa del campionato a pungi ball per gli avversari, con quattro punti conquistati nelle ultime sei giornate. L’attenuante per gli uomini di Petkovic è una rosa non all’altezza di competere su più fronti, a causa soprattutto di un mercato invernale pressoché nullo: ma l’assenza di un progetto e di ambizioni da grande squadra è una costante della gestione di Lotito, che più di una volta ha mostrato di non avere interessi calcistici che vadano oltre lo stadio di proprietà.
E, dulcis in fundo, ecco il Napoli, l’anti-Juventus per eccellenza di questo campionato e ora sull’orlo di una crisi di nervi, come ha chiaramente mostrato il vaneggiamento, nonché la “rosicata”, post-partita di Mazzarri. Troppe chiacchiere si rincorrono nello spogliatoio dei partenopei, con il tecnico pronto a fare le valigie, così come Cavani, che sembra solo in attesa di sapere quale maglia vestirà nella prossima stagione: l’euforia e i sogni di gloria, in un ambiente così precario, sono ben presto diventati un lontano ricordo. Un lontano ricordo potrebbe diventare anche la serie A per il Palermo, in fondo alla classifica dopo la sconfitta interna contro il Siena. A fare compagnia ai rosanero ecco il Pescara, sconfitto 2-1 dall’Atalanta. Vittorie belle e convincenti di Cagliari e Parma contro Samp e Torino.