Bus e metro senza assicurazione? Atac smentisce
Proprio nel momento in cui si sta discutendo sulla privatizzazione dell’Atac, i sindacati Cgil, Cisl Uil, Fna, Snfia e Ugli di Assicurazioni di Roma, presenti alla commissione Bilancio, lanciano un allarme a dir poco inquietante: “Dalla mezzanotte del 2 marzo tutti i tram e le metro di Roma sono sprovviste di copertura assicurativa”. La denuncia arriva da Giambattista Colella della Cgil Roma e Lazio, e riceve immediatamente una secca smentita da parte dell’azienda dei trasporti: “Non è vero. I premi per tutta la flotta, quindi bus, tram, treni della metropolitana e delle ferrovie sono stati regolarizzati e quindi la copertura contro eventuali incidenti assicurata”.
Ma i sindacati non si sono arresi e, tramite Antonio Pirone della Cisl, hanno ribadito il concetto: “Non è stato pagato il premio ad Assicurazioni di Roma con un rischio enorme per tutti i cittadini: in caso di incidenti non si potrà corrispondere il giusto risarcimento”. Ed i sindacati hanno rincarato la dose: “Consigliamo ai cittadini di non prendere questi mezzi altrimenti in caso di sinistro dovrà pagare il Comune di Roma. Se dovesse capitare lo stesso sinistro di alcuni anni fa quando ci fu uno scontro tra due vagoni della metro in piazza Vittorio anche con morti, rimborserà tutto il Campidoglio. Quando il Comune pagherà la rata trimestrale della polizza da quel momento la copertura tornerà, una cosa che non si può fare sul mercato privato, a dimostrazione che l’assessore Scozzese sbaglia a volersi rivolgere ai privati, perciò chiediamo l’immediato intervento dell’Istituto di vigilanza”.
La notizia è rimbalzata di testata in testata, e, a poche ore dal lancio, la Cgil di Roma e del Lazio ha pensato di dissociarsi dalle dichiarazioni rilasciate a suo nome. Il segretario generale, Claudio Di Berardino, ha commentato: “Non ci pieghiamo a nessun tipo di strumentalizzazione. In questi giorni stiamo svolgendo una serie di incontri con il Comune di Roma per risolvere il problema legato ad Adir, che per noi è nelle condizioni economiche per proseguire l’attività. Queste uscite estemporanee non appartengono alla Cgil di Roma e del Lazio”. Ma Colella non molla e insiste sulla sua posizione: “Il bonifico non è pervenuto. Potrebbe anche arrivare oggi come dice l’Atac, ma la copertura scatterebbe dalle 24, quindi resta il fatto che i romani avranno preso per tre giorni i mezzi pubblici senza assicurazione dalla mezzanotte e un minuto del 2 marzo”.
Ovviamente non poteva non scattare una polemica intorno a questo benedetto bonifico fantasma che secondo Atac c’è ma, a quanto pare, non risulterebbe visibile ad occhio umano. Tra il crollo della vendita dei biglietti e tutti i disagi che il fatiscente e vetusto servizio di trasporti capitolino offre all’utente, la privatizzazione, di cui tanto si è parlato, si parla e si parlerà, appare quasi come una benedizione. Ma da qui alla sua realizzazione ce ne sarà di strada da percorrere, e non sarà certo tutta in discesa.
In questi giorni, al di là della privatizzazione, si sta dibattendo anche di un piano di dismissioni della già citata Adir (Assicurazione di Roma, la società del Comune della quale Atac è azionista di minoranza). L’ipotesi della cessione, che per il momento resta tale, sta suscitando diverse perplessità e, tra le varie argomentazioni, quella più valida sostiene che un’assicurazione privata non garantirebbe come una pubblica. In Aula Giulio Cesare, durante l’intervento dell’assessore al Bilancio Silvia Scozzese, sono partiti fischi da parte dei lavoratori e dei sindacati Adir, i quali hanno protestato con cartelli recanti diverse scritte: “Assessore Scozzese perché stai liquidando una compagnia di assicurazioni che ha oltre 24 milioni di utile?”; “Marino-Scozzese no alla liquidazione di Le Assicurazioni di Roma”. E non si sono risparmiati cori e grida: “Confronto, confronto” e “Vergogna”. La Scozzese, sosterrebbe a sua difesa che Adir farebbe pagare polizze di 12 milioni di euro più care rispetto al mercato privato.
Vero o falso che sia, la morale di questa storia resta una sola: Atac conferma ancora una volta di avere molti problemi, ormai troppi. E quel che è più grave, sembra prenderli tutti sottogamba. La copertura assicurativa di un mezzo di trasporto che accoglie un numero spropositato di passeggeri al giorno è fondamentale per la sicurezza degli stessi, e deve essere garantita senza ombra di dubbi e soprattutto senza dover essere costretti a chiamare i Ghostbusters per sincerarsi dell’esistenza o meno di un bonifico.
Twitter: @Claudia78P