Crac Parma: Ghirardi indagato per bancarotta fraudolenta
Le indagini per il crac del Parma non sono più condotte contro ignoti, spuntano i primi presunti colpevoli: ecco apparire il nome di Tommaso Ghirardi, ex presidente del club giallo blu, iscritto nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta.
Il debito lordo nei confronti di banche, fornitori, stipendi, tasse e previdenza si aggira intorno ai 200 milioni di euro, un importo davvero elevato anche in proporzione all’eventuale storno dei crediti esigibili riguardanti il marchio, 50 milioni, e il valore dei giocatori stimato a 95 milioni di euro.
I PM Ausello, Dal Monte e Amara, coadiuvati dall’aiuto del nucleo di polizia tributaria, riconducono il forte dissesto ad una condotta illecita del Ghirardi, che in un’intervista rispondeva così:” Ricevo minacce e insulti. E quella del buco da 200 milioni è una balla. Sono 78, saliti a 88 a fine anno”
A confermare la tesi dell’accusa, le pesanti dichiarazioni di un fornitore: “E’ più di un anno che non ci paga e intanto si stipendiava quattro milioni al mese come presidente del Parma“. Anche il capitano Alessandro Lucarelli etichetta Ghirardi come il maggior responsabile della crisi della società sportiva emiliana.
In verità, però, l’ex presidente non ha ancora ricevuto alcun avviso di garanzia, forse la Procura attende l’udienza del 19 marzo, giorno nel quale se verrà dichiarato il fallimento del Parma, la posizione di Ghirardi si aggraverebbe nettamente. Sotto inchiesta anche alcuni ausiliari della GDF per omissione di atti d’ufficio e ritardo ingiustificato nell’apertura delle indagini.
Intanto il Parma dirama un comunicato per rendere ufficiali le dimissioni di Manetti, ormai ex direttore generale del club, che spiega le sue ragioni accostandole ad un peggioramento del suo stato di salute nonchè alle difficoltà ambientali che investono la società.
Ma nel calderone della pochezza e del magna-magna calcistico, emergono due buone notizie: mercoledì arriva la decisione del Tribunale che proscioglie tutti i calciatori con la sentenza del GUP Conti, che dichiara il non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste per gli undici campioni indagati per concorso.
Inoltre, il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, non molla e incontra il sindaco di Parma Federico Pizzarotti per discutere sulla possibilità di far disputare ai gialloblu il match contro l‘Atalanta previsto per domenica prossima.